Crisi Samp: servono tre vittorie per rimanere in serie A. Sabato a Bari

Pubblicato il 22 Aprile 2011 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA

(foto LaPresse)

GENOVA – Adesso che la Sampdoria è  arrivata nell’Antipurgatorio, dove Dante spedi’ i negligenti, si tratta di decidere: o i blucerchiati vanno avanti e vincono almeno 3 delle ultime 5 partite, e magari pareggiano le altre, oppure si rassegnano a sprofondare nei gironi infernali della serie B da dove (il Torino e il Livorno insegnano) è difficilissimo risalire.

Alberto Cavasin questo lo sa ma come nel suo stile tranquillizza: ”A Bari – ha detto nel rituale briefing al termine della rifinitura alla Borghesiana e prima di partire per il capoluogo pugliese – ci sono due risultati utili. Noi andiamo li’ per vincere”. C’è da giurarci che la stessa cosa l’ha detta Mutti. Sei gol nelle ultime 15 partite, tre dei quali perfettamente inutili, non sono numeri che depongono a favore dei blucerchiati i quali, prima ancora di tirar fuori gli attributi – cosa questa richiesta a voce anche troppo alta dai tifosi – devono decidersi a tirare in porta.

L’allenatore blucerchiato, per la trasferta pugliese, rinuncia al 4-3-1-2 portando indietro Guberti che diventa esterno di centrocampo con la segreta speranza che possa anche da lì esser utile alla coppia Pozzi-Maccarone. Coppia sterile, finora, ma se si vuol credere agli auspici, i 4 gol segnati in partitella dal giovane Pozzi possono essere beneauguranti. Vero e’ che Guberti copre meno di Mannini ma appoggia di piu’, quindi vale la pena provare approfittando della tecnica del trequartista ex Bari che a oggi assieme a Palombo, Gastaldello e Poli resta il migliore della banda.

Perplessità sulla presenza di Curci che nelle ultime partite e’ stato perforato da tiri da fuori non proprio imparabili. Cavasin gli ha comunque dato fiducia ma Da Costa è  li’ che aspetta, in panchina. Il ciclo finale del campionato è decisivo, soprattutto per una squadra titolare di un poco invidiabile record: dalla zona Champions alla zona retrocessione in un solo campionato non e’ roba di poco conto.

Quindi, i blucerchiati hanno solo una chance: arrivare almeno a 41 punti che significa vincere tre partite, pur sapendo che potrebbe anche non bastare se non pareggiano le altre due. Di fronte hanno il derby (perso all’andata 0-1) con un Genoa in buona salute, Bari domani e Brescia, che sono clienti dell’Antipurgatorio pure loro, il Palermo in casa e la Roma all’Olimpico. Sarebbe sbagliato accontentarsi solo di pareggi perché la matematica, al contrario del calcio, non e’ per nulla opinabile.