Daisy Osakue aggredita a Moncalieri: “Volevano colpire me come ragazza di colore ma andrò agli Europei”

Daisy Osakue aggredita a Moncalieri, l'atleta italiana potrebbe saltare gli Europei
Daisy Osakue aggredita a Moncalieri, l’atleta italiana potrebbe saltare gli Europei
ANSA/CLAUDIO PERI

MONCALIERI – Daisy Osakue, atleta di colore, è stata aggredita a Moncalieri ma per fortuna non rischia di saltare gli Europei di atletica.
Dopo l’aggressione a un senegalese a Partinico, al grido di “sporco negro”, e l’omicidio di un marocchino ad Aprilia, è toccato alla primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da genitori nigeriani. Daisey Osakue è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa, nella notte a Moncalieri [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].

Trasportata all’ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio dell’uomo. Gli aggressori sono ricercati dai carabinieri, secondo cui l’azione non è riconducibile a motivi razziali.

L’aggressione poco dopo l’una di notte a Moncalieri. Daisy Osakue, studentessa di colore che nel comune alle porte di Torino risiede con la famiglia, stava rientrando a casa con un gruppo di amiche.

In corso Roma, angolo via Vico, l’atleta è stata colpita dalle uova lanciate da alcune persone a bordo di un Fiat Doblò, che si è poi dileguato. La giovane è stata soccorsa da personale del 118 e trasportata all’Ospedale Oftalmico di Torino.

L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore“. Parla così Daisy Osakue, l’atleta italiana di origini nigeriane aggredita nella notte a Moncalieri.

“In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiate per una di loro – aggiunge all’uscita dall’ospedale Oftalmico di Torino – Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all’azione, significa che si è superato un altro muro”.

“Io non escludo i motivi razziali. Non voglio essere criticata per questo, ma secondo me mi hanno lanciato quel uovo, in viso, da un’auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore“, sottolinea la giovane atleta. “Spero che trovino i responsabili – conclude -: solo così si potrà sapere il motivo del gesto”.

“Per fortuna è soltanto una abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene”. “Cascasse il mondo, ma a Berlino vado assolutamente“. “Parto comunque con la squadra, gareggio giovedì”.

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