Rally Dakar 2023: prologo a fine anno sul Mar Rosso, nel deserto arabo. Prima tappa a Capodanno, l’ultima domenica 15 gennaio. Arrivo a Dammam, nel Golfo Persico.
Totale: 14 tappe, 8.525 (di 4.706 di prove speciali) tra sabbia, pietraie, sterrato, rocce, dune. Un solo giorno di riposo (lunedi 9). Tutto secondo fama e copione. Cioè gara massacrante, pericolosa, adrenalinica. In una sola parola: spettacolare. Percorso interamente in Arabia Saudita (quarta volta); edizione numero 45.
Sul tracciato 454 equipaggi divisi in varie categorie : moto, quad, veicoli leggeri, auto, camion, classic. Nella categoria auto si annuncia la sfida Audi-Toyota. I tedeschi contano sull’asso francese Stephane Peterhansel, alias “Mister Dakar” (ne ha vinte 14). I giapponesi puntano tutto sul qatariota Nasser Attiya, un eclettico pilota già vincitore di 4 Dakar e campione in carica.
Tra le due vetture potrebbe inserirsi la BRX-Prodrive, detta “la Ferrari nel deserto”, condotta dal’alsaziano Sebastien Loeb, una vita nei rally. Nelle moto sarà battaglia fra Red Bull e Honda. Potrebbe inserirsi la Ktm con Tony Price e Matthias Walkner. Da segnalare che tra gli 820 concorrenti 54 sono donne.
Undici in moto, quattro in camion; cinque gli equipaggi sui veicoli leggeri. Un solo azzurro sarà al volante tra le auto. Il resto dei connazionali è impegnato nella Dakar classic (17). I più attesi? Su tutti il vicentino Franco Picco, il fiorentino Paolo Lucci, il torinese Cesare Zacchetti, il bresciano Tiziano Internò e il bolognese Alex Salvini, campione del mondo enduro. Quest’anno non ci sarà Danilo Petrucci, veterano della MotoGP, ex Ducati. Va ricordato che il pilota umbro, 31 anni, il 6 gennaio 2022, ha vinto la quinta tappa della Dakar, il primo pilota al mondo a vincere in pista e nel deserto. In compenso c’è il siciliano Antonio Ricciari a bordo di un Mitsubishi Pajero V 20; copilota la romana Simona Morosi.