Favola in serie A. Tenera, bellissima, deamicisiana. Un raggio di sole nel plumbeo cielo pallonaro.
Protagonista Daniel Mosquera, 24 anni, attaccante sconosciuto del Verona; un puntero scovato alla fine del mondo e costato meno di un’unghia di Ronaldo, 700 mila euro. È arrivato a luglio dalla Colombia (quasi) per scommessa. Portato nel ritiro di Folgaria da mister Zanetti, Mosquera ha fatto sfoggio di impegno e buona volontà. E così l’allenatore domenica 18 lo ha tolto dalla panchina del Bentegodi e fatto esordire, certo non immaginando minimamente che Daniel avrebbe regalato una doppia magia nel delirio popolare: due gol al Napoli in 22 minuti , recupero compreso. Miglior uomo in campo e tanta meraviglia sugli spalti. Era dai tempi di Bagnoli e dei suoi pretoriani (Garella, Tricella, Di Gennaro, Fanna, Galderisi, il gigante Briegel, l’astuto Volpati, il bomber Elkjaer, ecc.) che il Bentegodi non viveva tante emozioni.
Mancava solo un quarto d’ora alla fine del match quando mister Zanetti toglie dal campo l’attaccante inglese Livramento piuttosto in ombra (solo 13 tocchi in tutta la gara) e, a sorpresa dei più, anziché rafforzare la difesa a salvaguardia del momentaneo 1-0 (gol di Livramento al 5’) inserisce un altro attaccante. Toglie l’inglesino e fa esordire il colombiano. Mossa premiata con gli interessi. Mosquera va in campo col piglio del gladiatore. Ha un compito preciso: tenere impegnati i partenopei il più possibile. Daniel è baciato dalla fortuna. Da un contrasto rugbistico sulla trequarti gli carambola il pallone; è il suo primo pallone in serie A. Lo arpiona e punta dritto verso la porta del Napoli. Meret lo vede arrivare come un fulmine e non riesce a fermare la sua rasoiata. Mosquera non sta nella pelle ed esulta in uno stadio impazzito. Colmo di adrenalina al 49esimo del secondo tempo, raddoppia sfruttando ancora una volta, l’enorme svagatezza degli avversari. Il Bentegodi si illumina di immenso.
Mosquera è arrivato nel club veronese soltanto a luglio, proveniente dal club America de Cali. Ha fatto gavetta con le prime amichevoli in famiglia mettendo in evidenza la sua forza di volontà, il suo spirito e il suo essere sempre combattivo. Mister Zanetti all’inizio lo ha preferito all’inglese Telgstedt ma senza sminuire Daniel. E lui ha ripagato il tecnico con una doppietta storica. A fine gara ha detto: “È una serata magica, speciale per me; debuttare con una doppietta mi rende felicissimo”.