UDINE – La Fiorentina ha chiesto di poter partecipare, con la nomina di un proprio consulente, all’autopsia sul capitano Davide Astori, deceduto nella notte tra sabato e domenica, nella camera dell’hotel “Là di Moret” di Udine mentre era in ritiro con la squadra. La Procura ha respinto la richiesta.
Lo conferma l’avvocato Raffaele Conte, nominato legale del club toscano, che questa mattina si è presentato con il medico legale Gloria Manetti in Procura per il conferimento dell’incarico.
“Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte – ha spiegato – ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti. Noi siamo persone danneggiate dal reato e siccome l’articolo 360 prevede l’avviso solo alla persona offesa hanno ritenuto che, nella veste di danneggiati, non fossimo legittimati a poter partecipare in questa fase”.
L’avvocato ha depositato una memoria in cui spiegava le ragioni per cui la Fiorentina dovesse partecipare all’esame, “anche perché c’è un buco normativo. L’articolo 360 prevede che l’avviso venga dato solo alle persone offese ma non c’è una norma che vieta la partecipazione”.