Ancora un aumento dei prezzi per DAZN che manda su tutte le furie gli utenti: arriva anche l’esposto, intervengono i legali
Un aumento tira l’altro e a farne le spese sono i (sempre più) poveri utenti, costretti a spese non indifferenti per potersi godere le partite delle squadre italiane. Anche quest’anno, e per i prossimi quattro, sarà DAZN a mandare in onda tutte le 10 partite a turno della Serie A, di cui 3 in co-esclusiva con Sky.
Anche per questa stagione però, gli abbonati alla piattaforma streaming hanno ricevuto una brutta notizia: l’aumento dei costi degli abbonamenti. Dopo quelli annunciati settimane fa, relative ai piani annuali con vincoli, ora sono stati ufficializzati i rincari per i pacchetti mensili (quelli senza vincoli) di chi ha già un abbonamento.
I prezzi lieviteranno verso l’alto, a partire dal primo pagamento successivo al 22 agosto 2024, per chi ha un abbonamento ai piani mensili Start, Standard e Plus.
Nel primo caso il costo passa a 14,99 euro al mese, prezzo già in vigore da gennaio per i nuovi abbonati. Per il piano Standard, invece, si passa a 44,99 euro al mese (rispetto ai 40,99 precedenti), mentre per chi ha il piano mensile Plus il costo sarà di 69,99 a fronte dei 59,99 pagati in precedenza.
Inoltre, ulteriore aumento c’è per chi paga il pacchetto mensile Standard tramite Google Pay e Apple Pay: in questo caso si arriva ad un costo di 49,99 euro al mese.
Rincari Dazn, esposto del Codacons all’Antitrust
I nuovi prezzi sono accompagnati anche dal lancio della nuova formula economica DAZN Goal Pass che ha un costo che va da 10,75 euro a 19,99 euro al mese, ma che consente di poter guardare per la Serie A solo le tre partite trasmesse in co-esclusiva con Sky.
Tornando agli aumenti dei prezzi degli abbonamenti DAZN, oltre all’inevitabile insoddisfazione da parte degli utenti, si registra anche la mossa del Codacons. L’associazione dei consumatori ha, infatti, presentato un esposto all’Antitrust, l’Autorità per la concorrenza.
Nel documento si parla di possibile pratica commerciale scorretta, puntando sulle modalità con le quali sono state comunicate le modifiche tariffarie e sull’eventuale mancato rispetto delle normative in vigore. Inoltre, il Codacons sostiene che i rincari imposti da DAZN non siano giustificati.
Resta ad ogni modo la grande insoddisfazione da parte degli utenti per la nuova politica dei prezzi della piattaforma streaming che, nel presentare il palinsesto in vista della nuova stagione, ha anche annunciato una modifica dell’organico con un minor numero di giornalisti impegnati e una riduzione degli inviati sul campo con solo 5 partite su 10 coperte in presenza.
Una situazione, quindi, in contrasto con il rincaro dei costi degli abbonamenti che non fa che accrescere il malumore e che ha spinto il Codacons a chiedere l’intervento dell’Antitrust.