Ancora polemiche per la piattaforma streaming che vanta la presenza della conduttrice siciliana nel suo cast: discussione accesa
Ha i diritti della Serie A per i prossimi cinque anni (fino al 2029), ma è anche al centro di numerose polemiche. Dazn può trasmettere tutte le partite del massimo campionato (e non solo) fino alla stagione 2028/2029, ma la politica dei prezzi della piattaforma streaming, che ha come volto di punta Diletta Leotta, continua a sollevare polemiche.
Tante ce ne sono state nei mesi scorsi per l’aumento del costo degli abbonamenti: il piano standard è arrivato a costare 44,99 euro al mese per chi decide di non vincolarsi per un anno intero, scendendo di 10 euro per chi accetta l’obbligo di permanenza di 12 mesi e di altri 10 euro (in media) per chi paga in un’unica soluzione. Il piano plus invece arriva a costare fino 69,99 euro al mese, per chi decide per il pagamento mensile senza vincolo.
Prezzi che hanno sollevato polemiche per l’aumento rispetto a quelli dello scorso anno, con il numero degli spettatori in discesa rispetto alle passate stagioni. Probabilmente c’è questo dietro la scelta di DAZN di promuovere diverse offerte per i nuovi clienti. Dopo l’offerta destinata ai giovani tra i 18 e i 35 anni, nei giorni scorsi è stato lanciato uno sconto significativo per i nuovi clienti. La possibilità di usufruire di tre mesi di abbonamento al pacchetto standard al costo di 5,99 euro al mese, senza alcun vincolo.
DAZN, l’offerta scatena i tifosi: quante polemiche
Ovviamente l’offerta è un tentativo di avvicinare nuovi abbonati alla piattaforma streaming, cercando così di porre rimedio alla riduzione di spettatori.
La scelta però non è stata ben vista dei tifosi che si sono scagliati contro DAZN per la sua politica. Due i motivi che hanno fatto insorgere gli appassionati di pallone. Ovviamente i vecchi abbonati si sentono in qualche modo penalizzati, considerando che non hanno la possibilità di accedere alla tariffa agevolata, proprio loro che sono la base ‘fedele’ e che hanno scelto di accettare l’aumento dei prezzi.
Dall’altro lato c’è chi considera la proposta soltanto uno specchietto per le allodole, con la tariffa che tornerebbe poi normale dopo i tre mesi di agevolazione e ribadisce il suo no all’abbonamento. Sui social commenti al vetriolo si sprecano: “Ogni weekend un nuovo sconto” il commento sarcastico di un utente su X.
Altri giurano che “non avranno mai i miei soldi” e c’è chi dice di no a prescindere: “Neanche gratis mi abbono“. La polemica, almeno quella, è assicurata.