ROMA – De Rossi: “Che entro a fare, fate entrare Insigne”. Perché non hanno giocato lui e El Shaarawy? “Ma che entro io, dovemo vincere non pareggià…”. E’ già diventato virale sui social il video Rai della lite di De Rossi con uno dei componenti dello staff tecnico azzurro, durante il secondo tempo di Italia-Svezia, lo spareggio che lascia fuori dal Mondiale gli azzurri.
De Rossi, cui scappa pure una bestemmia, è nervoso – poi si scuserà con lo staff e con il tecnico Brignardello in particolare -, sa che l’azzurro non lo vestirà più, ma stavolta non gli è saltata la vena. E’ lucidissimo, indica infatti Insigne come cambio più logico, come dargli torto? Il piccoletto del Napoli, o El Shaarawi della Roma, entrambi in gran forma in campionato, magari per offrire un’alternativa all’asfittica manovra azzurra, generosa ma inconcludente: troppi palloni alti, i giganti svedesi non chiedono di meglio. Diceva Ventura prima della partita, “giochiamo a calcio e passiamo”: esattamente quello che sta nella testa di De Rossi durante il match che intanto scivola via senza un tiro in porta.
Perché lo sfogo di De Rossi – ci dispiace, ma già più allenatore di Ventura il quale manda avanti i vice per gestire le sostituzioni, marca visita all’intervista post-partita, deve ancora pensarci su se dimettersi o meno – è irrituale, sgarbato al limite dell’insubordinazione, ma ineccepibile. E non serve un corso a Coverciano per capirlo. Insigne non è entrato, El Shaarawi in una ventina di minuti ha fatto più azioni pericolose di quanto i suoi compagni abbiano fatto nel resto della partita.
Bastava guardarlo in faccia Ventura: quel tipo di pressione non la reggeva, sbuffava, imprecava, alzava rassegnato gli occhi al cielo, quasi la squadra non riuscisse a sbloccarsi per fargli un dispetto. E’ andato nel pallone quando ancora c’era tempo per organizzare le contro-mosse, quando ancora una scossa, un sussulto, un dribbling riuscito… Ha senso chiederci perché non siano entrati Insigne e El Sharawi prima, ha poco senso osservando la faccia di Ventura.