Derby, alla Juve, Torino schiantato 3-0. Doppietta di Marchisio e Giovinco

Pubblicato il 1 Dicembre 2012 - 22:35 OLTRE 6 MESI FA
L’espulsione di Glik, momento chiave del derby (foto LaPresse)

TORINO – Un assedio e poi i centri di Marchisio, Giovinco e ancora Marchisio : il derby della Mole va alla Juventus che batte 3-0 il Torino e allunga in testa alla classifica in attesa del Napoli che domenica ospita il Pescara. Il 17, insomma, non porta bene ai granata, a digiuno di vittorie nella stracittadina proprio da diciassette anni e destinati ad attendere ancora. Così come non porta bene alla squadra di Ventura il primo derby di campionato allo Juventus Stadium.

A decidere la gara, prima ancora dei gol di Marchisio e Giovinco è la follia sportiva di Glik, difensore del Torino che dopo mezz’ora di derby quasi equilibrato pensa male, anzi malissimo, di farsi espellere per un fallo tanto violento quanto inutile e inspiegabile su Giaccherini. In 10 il Torino prima arretra e poi scompare. E quando la Juve sblocca il risultato con Marchisio, si capisce subito che la partita è finita.

All’inizio la gara è tesa e equilibrata, certamente non spettacolare. La Juventus, che tiene a riposo Vidal, Asamoah e Quagliarella in chiave Champions, prova a fare la partita ma il Torino chiude tutti gli spazi senza soffrire più di tanto. Anzi: la prima vera occasione della partita è granata con Meggiorini che salta Bonucci e defilato sulla sinistra cerca l’angolino alla destra di Buffon. La palla, però sfila fuori di pochissimo.

Qualche minuto dopo brivido per il Torino: Gillet non trattiene un cross da sinistra e Pogba si avventa sul pallone. L’arbitro, Rocchi di Firenze, fischia una carica al portiere che non sembra esserci (è Ogbonna a franare sul suo portiere) e l’azione sfuma.

La partita cambia però al minuto 36 quando Glik entra in modo folle su Giaccherini. Fallo violento e pericoloso che Rocchi non può che punire con il rosso diretto. Glick ha il coraggio di protestare ma dalla panchina granata e in campo, al di là delle proteste di rito, sembra prevalere l’arrabbiatura nei confronti del proprio giocatore. In undici contro 10 la Juventus aumenta la pressione e la svolta sembra arrivare cinque minuti dopo quando Basha, in scivolta in area, tocca il pallone di mano. Rigore inevitabile  e netto.

Sul dischetto si presenta Pirlo che però calcia probabilmente il rigore più brutto della sua carriera: alto e centrale. Rinfrancato il Torino, che dopo il rosso ha Glick sostituisce Meggiorini con De Cesare, riesce ad arrivare al riposo sullo 0-0 con la sensazione, però, che la Juventus possa passare da un momento all’altro.

E nella ripresa il copione non cambia: la Juve assedia e il Torino prova a resistere. Cambia, però, l’assetto degli uomini di Conte: fuori Giaccherini dentro Bentdner, si torna al 4-2-4. Dopo 4 minuti Pogba nell’aria piccola

E’ al minuto 11 che finalmente la Juventus passa: sul cross di Giovinco arriva la zuccata in tuffo di Marchisio che batte Gillet, 1-0. A questo punto per il Torino, che dall’espulsione ha praticamente smesso di giocare, è durissima.

E infatti il canovaccio della partita non cambia, con la Juve che cerca il raddoppio e continua a guadagnare calci d’angolo. Al minuto 22  il raddoppio con Sebastian Giovinco. A restituire il favore è Marchisio che lo serve, quindi la “formica atomica” conclude con un destro che passa sotto le gambe di D’Ambrosio e supera Gillet.

Il Torino non c’è più e meno di un minuto dopo Pogba sbaglia il secondo gol fatto della sua partita, grazie anche a Gillet che respinge il tiro del francese da distanza ravvicinata. Al 39′ arriva anche il 3-0: Vucinic addomestica di petto per Marchisio che batte ancora il portiere granata.  Il resto è accademia: la Juve allenta la pressione, Rocchi non infierisce concedendo solo due minuti di recupero, e la Juventus porta a casa il derby e i tre punti. Per la partita decisiva in Champions, a Donetsk serve almeno un punto, è un ottimo biglietto da visita.