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Striscioni pro-Palestina rimossi dai muri, la Questura teme tensioni

Striscioni pro-Palestina rimossi a Roma. Lo striscione con scritto “Fermiamo il massacro – Free Palestine” è stato rimosso la mattina di ieri, giovedì 26 ottobre, dalla facciata del circolo Arci Sparwasser nel quartiere del Pigneto.

Striscioni pro-Palestina rimossi a Roma

“Dei funzionari dell’Ufficio Speciale Decoro Urbano del Comune di Roma – scrive lo Sparwasser su Facebook – si sono presentati davanti al circolo mentre era chiuso e hanno rimosso lo striscione senza contattare preventivamente il circolo, che ha ricevuto la segnalazione tramite i propri canali social grazie a una passante”.

In serata il Campidoglio ha diffuso una nota di chiarimento. “Le rimozioni da parte dell’ufficio decoro urbano di manifesti, striscioni e scritte relative al conflitto in Medio Oriente avvengono su indicazione della questura  anche a seguito delle decisioni prese in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza”.

Striscioni rimossi su ordine della questura 

Ma intanto è polemica. Scrive su Facebook il circolo: “Da otto anni utilizziamo lo spazio sul tetto per lanciare messaggi ecologisti, femministi, pacifisti, di solidarietà attiva. Non era mai capitato nulla di simile, nessuno striscione era mai stato rimosso. Siamo al punto che persino un appello a fermare il massacro viene considerato un messaggio da censurare o offensivo per il decoro”.

Da cui la conclusione: “Pretendiamo chiarimenti da Comune e Prefettura sulla natura di questa azione. Nel mentre, affiggeremo un nuovo striscione e organizzeremo iniziative di solidarietà. Con Arci Roma invitiamo tutti i circoli e soci di Arci e la cittadinanza che condivide il nostro appello al cessate il fuoco a esporre ovunque cartelli e striscioni con il messaggio censurato”.

Interrogazione parlamentare sulla decisione della questura 

Sulla vicenda è intervenuto Nicola Fratoianni. Il segretario nazionale di Sinista Italiana ha annunciato una interrogazione parlamentare: “Ma davvero per uno striscione che chiede il cessate il fuoco in Medio Oriente e la libertà per la Palestina davanti a un circolo Arci si muove l’Ufficio Decoro del Comune di Roma su richiesta della Questura? Cosa c’è di offensivo nel lanciare un messaggio di pace? Esigiamo chiarezza”.

 

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