Federico Dimarco, terzino dell’Inter, si è raccontato in una lunga intervista a Dazn nel format My Skills, con Valon Behrami. Dal suo stile di gioco ai legami con i compagni, passando per i suoi idoli e il rapporto con Simone Inzaghi, Dimarco ha svelato dettagli personali e professionali.
L’intervista di Dimarco a Dazn
Tecnica e visione di gioco
“Uso il collo interno del piede sinistro, è la parte del piede che mi consente di dare la giusta forza per cercare di mettere l’attaccante in condizione di far gol,” spiega Dimarco sulla sua tecnica. Per lui, il primo controllo è decisivo: “Nelle mie caratteristiche non ho il dribbling, quindi preferisco saltare l’uomo con un primo controllo o con un uno-due.”
Un gruppo coeso
“Penso che si veda anche da fuori quanto ci divertiamo e stiamo bene tra di noi,” dice, sottolineando l’armonia all’interno della squadra.
Idoli e ispirazioni
Dimarco parla anche del suo modello, Aleksandar Kolarov: “Mi è sempre piaciuto il suo modo di calciare. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui per un anno e un po’ di cose le ho imparate.”
Il rapporto con Inzaghi
“La prima parola che mi viene in mente su di lui è sottovalutato,” afferma Dimarco, elogiando il carattere dell’allenatore: “Non ha mai mosso un ciglio, anche quando veniva messo in discussione. Merita tanto.”
La passione da tifoso
Dimarco non nasconde il suo legame con l’Inter: “Io da bambino mi ero promesso di giocare nell’Inter e ci sono riuscito.” Il coro dei tifosi, “te l’ho promesso da bambino,” ha per lui un valore speciale.
Campioni e intese in campo
Dimarco si sofferma sui compagni: “Bastoni? Uno dei difensori più forti in circolazione. Barella? Lo conosco dall’Under 15, è bellissimo giocare insieme. Lautaro? Un attaccante fortissimo, la fascia di capitano gli ha fatto bene.”
Punizioni e sintonia con Calhanoglu
“Io e Calhanoglu siamo d’accordo: da sinistra le calcia lui, da destra le calcio io. Siamo sempre in sintonia,” conclude Dimarco, mostrando ancora una volta la forza del gruppo nerazzurro.