Serie A. Fiorentina-Milan 2-0: Marcos Alonso e Ilicic gol

FIRENZE, STADIO ARTEMIO FRANCHI – Fiorentina-Milan 2-0, gol: Marcos Alonso 38′ ed Ilicic 56′ rigore.

Neppure alla guida di un Milan che non ha badato a spese e sta per accogliere di nuovo Balotelli Sinisa Mihajlovic è riuscito a sfatare il tabù, quello di non saper vincere la prima gara della stagione. A Firenze lui e la sua squadra sono usciti sconfitti per 2-0 contro la nuova Fiorentina del debuttante (in Serie A) Paulo Sousa.

Ma al di là del risultato, indiscutibile, quel che più ha colpito è stata la prestazione negativa dei rossoneri, mai davvero pericolosi, senza ordine e grinta, in difficoltà ancor prima dell’espulsione di Ely al 36′ del primo tempo. Brutto esordio insomma. Al contrario di quello dei viola, a segno con Marcos Alonso e Ilicic. Sbeffeggiato dai suoi ex tifosi come pure Montolivo, Mihajlovic ha confermato gli stessi che avevano superato il Perugia in Coppa Italia, con Honda alle spalle dei debuttanti in A Bacca e Luiz Adriano e la giovanissima coppia centrale Ely-Romagnoli (stavolta decisiva ma in modo negativo). Ma non ha sortito lo stesso effetto. Paulo Sousa ha invece presentato una Fiorentina piena di sorprese: fuori Suarez e Astori per Badelj e Roncaglia, dentro Kalinic (altro debuttante) preferito a Babacar, Ilicic e Bernardeschi a coadiuvarlo con un altro esordiente, Gilberto, schierato al posto di Joaquin: lo spagnolo è finito in tribuna, per fastidi all’adduttore ha spiegato il club, in realtà è ormai in partenza per il Betis.

Sono bastati pochi minuti per capire come è cambiata la squadra viola rispetto a quella di Montella: pressing continuo, gioco compatto e aggressivo. Gli stessi minuti sono serviti per mostrare un Milan che, a dispetto dei buoni risultati e degli elogi delle ultime settimane, sta faticando ad assimilare il lavoro e le idee di Mihajlovic. Poco ordine, pochissimi spunti, solo Bonaventura cercava di creare e mettere qualche brivido in area viola, come quando schiacciava di testa a due passi da Tatarusanu, mentre Bacca non trovava la mira, Luiz Adiano lo spunto vincente e Honda l’idea giusta.

Più determinata la Fiorentina che, spronata dal suo allenatore in cardigan blu, metteva spesso in difficoltà la retroguardia avversaria: Ilicic impegnava Diego Lopez, Kalinic (19′) falliva a tu per tu col portiere, Bernardeschi lambiva il palo. Fino al meritato vantaggio scaturito dall’espulsione di Ely ammonito per la seconda volta ancora per un fallo su Kalinic (assai più mobile e incisivo di Mario Gomez) e dalla successiva punizione ben calciata di sinistro da Alonso. Milan in dieci e pure sotto di un gol.

Mihajlovic, sempre più nervoso, avvicendava Honda con Zapata mentre Bernardeschi faceva rischiare l’autogol a De Sciglio. La Fiorentina capiva che accelerando avrebbe potuto fare ancora del male agli avversari e così è stato: da un contatto (molto contestato) di Romagnoli su Ilicic nasceva all’11’ il rigore che lo stesso sloveno realizzava sotto lo sguardo sempre più affranto di Galliani.

Anche perché il Milan, fino ad allora incapace di fare un vero tiro nonché di creare e coprire a centrocampo, non dava la sensazione di poter anche solo provare a rimettersi in partita. Sousa intanto faceva debuttare prima Astori, poi Mario Suarez rinviando l’impiego dell’osannato Pepito Rossi alla prossima. Foto LaPresse.

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