Mondiali, Grecia agli ottavi di finale: 2-1 alla Costa d’Avorio

Diretta. Grecia-Costa Avorio 0-0 (Mondiali - Girone C)
Foto LaPresse

RIO DE JANEIRO, BRASILE – La Grecia ha vinto 2-1 contro la Costa d’Avorio e si è qualificata per gli ottavi di finale dei Mondiali di Brasile 2014 dove affronterà la Costa Rica. 

GRECIA-COSTA D’AVORIO 2-1, gol: Samaris 43′, Bony 74′ e Samaras rigore 92′

Finisce con i giocatori della Grecia che inscenano addirittura un girotondo, saltando e ballando come mai nella storia.

E infatti ha i contorni dell’evento memorabile, la qualificazione per gli ottavi della Coppa del mondo, a spese della Costa d’Avorio.

E’ la prima volta che il calcio ellenico arriva così in alto, titolo europeo del 2004 vinto in Portogallo a parte. Negli ottavi la Grecia è attesa dal Costarica.

Al ‘ballo delle debuttanti’ non ci sarà, invece, la Costa d’Avorio che, a un certo punto, nella sua prima qualificazione agli ottavi, ci ha pure creduto.

In particolare dopo che Wilfried ha firmato il pareggio poco prima della mezz’ora del secondo tempo, su suggerimento del solito Gervinho, il migliore dei suoi. Il sogno è durato all’incirca un quarto d’ora, ma si è dissolto come in un brutto risveglio, e in pieno recupero, quando Sio ha atterrato in area Samaras, che ha trasformato il rigore del definito 2-1.

E’ stato a quel punto che la Grecia ha visto materializzarsi un sogno atteso invano per decenni. Un sogno anche per certi versi proibito, anche alla luce di come era arrivata la qualificazione per il Brasile, solo dopo la coda dei Play-off.

Le lacrime amare e copiose dei giocatori ivoriani a fine partite la dicono lunga: nello sport, come nella vita, non è facile toccare con mano un traguardo mai raggiunto e poi vederlo sfumare per un errore, in un attimo. Fra i più dispiaciuti, Didier Drogba, per il quale quello brasiliano è stato verosimilmente l’ultimo Mondiale. Il ‘vecchio re leone’ abdica, ma a testa alta, pur non giocando una delle sue migliori partite. Chissà cosa avrebbe dato per regalare un sogno ai ‘suoi’: bastava un gol. Invece, niente. E dire che la sfida di Fortaleza si era subito messa bene per gli africani.

Al 13′ prima il portiere della Grecia, Karnezis, anticipa in uscita Drogba, su cross dalla destra, poi il collega ivoriano fa lo stesso dalla parte opposta. E’ il primo e ultimo intervento dell’estremo difensore ellenico, costretto a lasciare il campo per un risentimento muscolare. Al 33′ contropiede di Samaras che serve in corridoio sulla destra Holebas, la cui botta si stampa sul palo. Un minuto dopo una punizione di Karagounis impegna a terra Barry.

Al 42′ pt: Samaris scambia con Samaras, riceve e batte in uscita il portiere Barry Copa. E’ il preludio a una serata indimenticabile. Nella ripresa ancora Grecia: al 9′ Lazaros Christodoulopoulos si libera al limite e va al tiro, sfiorando il 2-0, al 14′ gran botta di Salpingidis deviata in angolo dal portiere.

Al 23′ Karagounis timbra ancora una volta la traversa a portiere battuto. Sembra fatta, ma arriva il gol del pari ivoriano, che gela la Grecia. Gli ellenici si riversano in avanti con la forza della disperazione e Lazaros Christodoulopoulos sfiora il palo al 39′, con un gran tiro; Salpingidis, con un cross che attraversa parallelamente la linea di porta e si perde prima che qualche greco lo indirizzi verso la rete, sembra chiudere i conti.

Ma il pepe è nella coda e Samaras, dopo essersi guadagnato un rigore ineccepibile, regala alla Grecia la qualificazione. Il sogno continua.

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