Mondiali. Inghilterra-Italia 1-2, gol decisivo di Mario Balotelli

Diretta. Inghilterra-Italia, Uruguay-Costa Rica e Colombia-Grecia (Mondiali)
Mario Balotelli, stella della Nazionale Italiana (foto LaPresse)

RIO DE JANEIRO, BRASILE – Mondiali 2014. L’Italia di Cesare Prandelli ha esordito con una vittoria per 2-1 sull’Inghilterra di Roy Hodgson.

Gol realizzati da Claudio Marchisio e da Mario Balotelli. L’Inghilterra aveva momentaneamente pareggiato l’incontro con una rete di Sturridge.

Nelle altre partite del giorno vanno segnalati i successi della Costa Rica (3-1 all’Uruguay) e della Colombia (3-0 alla Grecia).

Tutte le partite nel dettaglio. 

INGHILTERRA-ITALIA 1-2, gol: Marchisio 35′, Sturridge 37′ e Mario Balotelli 50′ 

Due lampi, uno di Marchisio e l’altro di Balotelli, illuminano la notte amazzonica rendendo brillante l’avvio dell’avventura mondiale per l’Italia.

Gli azzurri di Prandelli dunque battono ancora una volta l’Inghilterra di Hodgson, che pure e’ stata capace nel primo tempo di creare molte occasioni, anche al di la’ del gol del momentaneo pareggio realizzato da Sturridge.

Ma la sostanza e’ tutta nel 2-1 finale, meritato: e nella consapevolezza che il successo a sorpresa ottenuto dalla Costa Rica sull’ Uruguay cambia, oltre che le gerarchie del girone, le prospettive: ora il 20 giugno a Recife gli azzurri non sono chiamati a tutti i costi alla vittoria, e questo psicologicamente aiuta. In una serata in cui le condizioni climatiche hanno inciso meno del previsto, positivo comunque il responso sulle condizioni atletiche dell’Italia, sicuramente migliori di quelle degli avversari che hanno chiuso la gara con crampi e lingua di fuori.

E positive anche le considerazioni sulla prestazione di alcuni dei protagonisti: oltre all’acclamato Balotelli, Candreva, Marchisio e Sirigu, che non ha fatto sentire la mancanza di Buffon.

Gli infortuni che hanno costretto Prandelli a modificare in avvicinamento l’impianto della squadra azzurra si erano susseguite fino all’immediata vigilia, con una distorsione alla caviglia sinistra per Buffon: Prandelli l’ha sostituito con Sirigu, all’esordio mondiale come pure Paletta chiamato a fare il centrale con slittamento sulla sinistra di Chiellini. Il modulo e’ rimasto il 4-1-4-1 con i due registi Pirlo e Verratti.

Hodgson ha risposto con la consueta formazione votata alla propulsione e Sturridge punta avanzata. La propensione all’accelerazione degli inglesi trovava immediata dimostrazione al 3′ in una ripartenza di Sterling seguita da tiro sull’esterno delle rete. Due minuti dopo era Welbeck a dare il battesimo dei brividi a Sirigu: destro potente e ottima risposta in tuffo del portiere del Psg.

All’8′ finalmente l’Italia si faceva vedere dalle parti di Hart, ma un fraseggio Pirlo-Verratti veniva interrotto in area col braccio da Johnson: inutili le proteste italiane. In una gara bloccata, con spazi ristrettissimi, a fare la differenza poteva essere il tiro da lontano: saggiamente ci provava al 19′ Candreva, impegnando per la prima volta Hart che parava in due tempi. E al 23′ toccava a Balotelli, finalmente vivo: gran destro alto.

Ma al 24′ arrivava una enorme opportunita’ per gli inglesi. Welbeck metteva in croce sulla destra Paletta e appoggiava al centro, dove miracolosamente Bazagli anticipava Sterling, pronto calciare a colpo sicuro. La prima vera occasione azzurra arrivava quando a De Rossi riusciva la verticalizzazione per Darmian, pronto a rimettere al volo al centro:

Balotelli colpiva fiacco di testa. Poi, al 35′ l’Italia passava: angolo di Candreva dalla destra, ‘velo’ di Pirlo e gran rasoterra di Marchisio a filo del palo. Neanche il tempo di esultare e l’Inghilterra pareggiava: fuga di Rooney sulla sinistra e cross: difesa azzurra tagliata fuori e Sturridge con gran controllo metteva dentro.

Il recupero regalava due emozioni azzurre con un pallonetto di Balotelli che impegnava Cahill al salvataggio sulla linea e soprattutto una gran botta di Candreva che colpiva il palo a portiere battuto. Nella ripresa ancora Sturridge impegnava Sirigu in avvio, ma Candreva trovava la giocata illuminante e decisiva: dribbling e crss dalla destra, colpo di testa vincente di Balotelli per il 2-1. Tornava ad alzarsi il Popoporopo, simbolo di ben altri successi ma comunque beneaugurante.

Una botta di Rooney non sortiva effetti, il solito Johnson sulla destra imperversava, ma ci pensava De Rossi a mettere una pezza. Prandelli immetteva l’esperienza di Thiago Motta (fuori Verratti), Sturridge continuava a creare problemi a Paletta senza trovare il ko. Che sfuggiva anche a Rooney al 17′, poco abile nel calciare da ottima posizione.

L’Inghilterra andava in difficolta’ fisica e il suo tentativo di recupero diventava sempre piu’ flebile, ma Prandelli inseriva energia verde con Immobile al post di Balotelli e Parolo per Candreva. Una punizione di Baines veniva neutralizzata con casse da Sirigu, un’altra di Gerrard finiva alta. Piuttosto Pirlo colpiva una traversa, sempre su calcio piazzata: ma era comunque festa per l’Italia.

URUGUAY-COSTA RICA 1-3, gol: Cavani 23′, Campbell 54′, Duarte 57′ e Ureña 84′

Altro che squadra-materasso. Altro che Cenerentola del Gruppo D. Ai Mondiali i luoghi comuni non reggono. E la vittoria in rimonta della Costa Rica contro l’Uruguay lo dimostra. La squadra allenata dal colombiano Jorge Luis Pinto sembra destinata a ripetere le festa della Nazionale che suscitò ammirazione a Italia ’90, se non addirittura a fare meglio.

L’Italia e l’Inghilterra, le altre due decorate del Gruppo D, sono avvertite. Per conquistare la qualificazione dovranno fare i conti con questa squadra, che corre tantissimo e possiede una cifra tecnica non indifferente. Ma non solo: per come è messa in campo dà l’idea della corazzata, del bunker inespugnabile. L’Uruguay, che rinuncia a Luis Suarez, si affida a Edinson Cavani per sbloccare il risultato, su un rigore concesso per una netta trattenuta di Diaz a Lugano, sulla solita, tesissima parabola di Forlan, da calcio piazzato.

Le due prossime avversarie dell’Italia sembrano in buona forma e sfoggiano da subito un invidiabile dinamismo – che non bisognerà sottovalutare, con queste temperature – ma anche organizzazione tattica e solidità. La Costa Rica, con il suo 4-5-1, in particolare, sembra particolarmente equilibrata. Senza Luis Suarez, invece, l’Uruguay perde gran parte della propria pericolosità, ma a Tabarez non mancano i ricambi ed è proprio per questo che il ct rinuncia a uno dei tre ‘tenori’, affidandosi solo alla coppia Forlan-Cavani.

Invece che al consueto 4-3-3, sceglie la strada del 4-4-2. Già al 15′ l’Uruguay trova un gol, su deviazione di Cavani per Godin, che insacca da pochi passi: il difensore dell’Atletico Madrid, però, è in fuorigioco. Al 22′ l’episodio che caratterizza il primo tempo: Forlan batte una punizione, in posizione leggermente defilata, e fa assumere al pallone una traiettoria molto tesa, nella speranza di trovare una deviazione vincente.

Nella mischia che si crea in area, Diaz atterra Lugano. Dal dischetto trasforma Cavani. La replica del Costa Rica è affidata a Campbell che, al 27′, sfiora il palo alla sinistra di Muslera. I costaricani insistono e al 31′ Gonzalez, da pochi passi, calcia male, riuscendo però a mettere ugualmente in difficoltà Muslera, che si salva in angolo. L’ultimo brivido del primo tempo lo regala ancora Forlan (44′), che costringe a una gran parata Navas, dopo che il suo tiro viene sporcato da Duarte. La ripresa si apre con un miracolo di Muslera (5′), su colpo di testa ravvicinato di Duarte.

Brutto segnale per la ‘Celeste’ che, in pochi minuti, viene colpita da Campbell – gran sinistro a incrociare, che lascia di stucco Muslera – e con Duarte, che firma il 2-1 di testa, a pochi passi dalla porta, raccogliendo una magistrale punizione di Bolanos. Poco dopo, Tabarez toglie Forlan e un inconcludente Gargano, ma è la Costa Rica a sfiorare ancora il gol, con una staffilata di Campbell, che finisce fuori per pochi centimetri. Cavani – intorno al 25′ – tiene in apprensione Navas che, nel primo caso si salva grazie a un compagno, nel secondo devìa in angolo. Urena chiude i conti, con un gran tiro in diagonale.

Nel finale si sfiora la rissa: Caceres meriterebbe il rosso e non il giallo, per una brutta entrata, mentre Maxi Pereira negli spogliatoi ci finisce davvero per un fallo su Campbell. E conquista il poco edificante primato di primo espulso del Mondiale.

COLOMBIA-GRECIA 3-0, gol: Armero 6′, Gutierrez 59′ e Rodriguez 94′ 

Falcao sorride in tribuna a Belo Horizonte. La Colombia va avanti al galoppo anche senza di lui e comincia con autorita’ il mondiale battendo la Grecia 3-0 e fa capire di poter arrivare almeno ai quarti: massimo risultato col minimo sforzo. subito in vantaggio con l’ex napoletano Armero, lascia sfogare le velleita’ di una formazione ellenica muscolare, testarda ma con poco talento.

Nella ripresa raddoppia col sostituto di Falcao, Teo Gutierrez, poi gestisce il gioco, la Grecia si mangia il 2-1 con Gekas e chiude e alla fine il sigillo e’ del migliore in campo, il ventiduenne gioiello del Monaco James Rodriguez dopo un tacco di Cuadrado. Los Cafeteros lasciano trasparire potenzialita’ importanti anche se lasciano un po’ troppo il pallino agli avversari: una difesa tosta col vecchio Yepes impeccabile che dirige le operazioni col gregario Zapata. Ai lati buono Zuniga e Armero mentre il migliore e’ James Rodriguez, uomo-squadra che dispensa giocate sopraffine con continuita’.

Bene Cuadrado che si sacrifica anche per la squadra mentre Ibarbo, lanciato titolare al posto di Jackson Martinez, puo’ fare meglio. Gutierrez poi e’ un attaccante temprato dal campionato argentino. La Grecia ha cuore ma poca qualita’: Torisodis spinge molto, Manolas ha numeri interessanti ma la Colombia e’ di un altro livello, Nell’esordio di Belo Horizonte tutto si mette subito nel verso giusto per i sudamericani.

Al 5′ Parte Cuadrado in una sua scorribanda sulla sinistra, crossa rasoterra per Rodriguez che finta scompaginando la difesa, arriva l’ex napoletano Arnero che tira sulla sinistra, c’e’ una leggera deviazione di Manolas e il pallone si insacca per la gioia esplosiva dei tifosi in tribuna. I giocatori in campo festeggiano con una danza tribale e sembra tutto facile per la favorita Colombia, che pero’ si ritira in buon ordine nei suoi territori. Ma e’ la Grecia che si scuote e cerca di recuperare.

Un tiro del bolognese Kone al 6′ va di poco fuori, come un colpo di testa dell’intraprendente romanista Torosidis al 28′. La migliore occasione matura al 45′:

testardo spunto di Gekas, il rimpallo favorisce Kone , il cui tiro a giro viene deviato da Ospina. Nella ripresa i greci si scoprono e los Cafeteros raddoppiano al 13′: su angolo Aguilar devia il pallone che spiazza la difesa, Teo Gutierrez si fa trovare pronto per la deviazione vincente.

La Grecia accusa il colpo, innesta Fetfatdizis e anche Mitroglu dopo che Gekas al 17′ si mangia un gol gia’ fatto: bel cross di Torosidis che trova l’attaccante solo in area ma il colpo di testa si schiaccia sulla traversa. Greci sfortunati ma colombiani piu’ forti e solidi che sanno gestire con oculatezza il doppio vantaggio e applicano con saggezza il turnover facendo entrare anche il quotato Jackson Martinez, cui e’ stato preferito in partenza il cagliaritano Ibarbo.

Al 93′ splendida azione con Cuadrado che libera James Rodriguez per il 3-0 finale. La qualificazione agli ottavi comincia a prendere forma. L’ottavo posto nel ranking Fifa non e’ usurpato.

(Foto LaPresse)

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