TORINO, JUVENTUS STADIUM – Juventus-Borussia 0-0.
La Juve fallisce una ghiotta occasione di ipotecare il passaggio del turno in Champions League con uno scialbo 0-0 interno contro il Borussia Moenchengladbach.
Un risultato che consente ai bianconeri di mantenere la testa del gruppo D con 7 punti contro i 6 del Manchester City, ma che certifica anche le difficoltà in zona gol dei bianconeri già palesate in questi inizio di stagione.
E’ infatti il secondo 0-0 di fila dopo quello contro l’Inter, questa volta ottenuto contro una squadra modesta e che non è andata oltre una attenta difesa ad oltranza del risultato.
Nella serata peggiore di Cuadrado da quando è alla Juve, i bianconeri non riescono a trovare le giuste alternative e di fatto impensieriscono la squadra tedesca solo con tiri da fuori e qualche mischia.
Il ritmo troppo basso tenuto dalla formazione di Allegri ha consentito al Borussia di potersi sempre sistemare bene dietro la linea del pallone, da qui le difficoltà a trovare spazi e a creare occasioni.
Juve ora chiamata a fare risultato in Germania nel prossimo turno per non doversi poi giocare tutto nelle due sfide contro City e Siviglia, sulla carta più complicate. Bene ancora una volta Barzagli da terzino, male Pogba e Morata come quasi tutto il resto della squadra.
Ancora una volta inspiegabile i pochi minuti concessi a Dybala. Rispetto alla gara contro l’Inter, Allegri vuole una Juve aggressiva e non a caso si affida alla forza fisica di Mario Mandzukic in attacco e alla velocità di Alex Sandro a sinistra, al posto rispettivamente di Zaza ed Evra.
Per il resto confermato lo schieramento ‘ibrido’ con Cuadrado a destra e Barzagli a presidiare a fascia di difesa. Il Borussia replica con un 4-4-2 con Stindl e Raffael in avanti. Stadio tutto esaurito, suggestivo il colpo d’occhio. Nutriti e rumorosi i tifosi tedeschi.
Pronti via e Juve subito pericolosa con un’incursione di Morata da destra, cross basso per Mandzukic al centro che manca però l’appuntamento con la deviazione vincente. La replica del Borussia con un destro da fuori area di Raffael che termina a lato.
La squadra di Allegri mantiene il controllo del gioco con una fitta rete di passaggi, a cui i tedeschi provano in qualche modo ad opporsi con un pressing asfissiante. Bisogna attende il 20′ per vedere i bianconeri di nuovo pericolosi, prima in mischia con Mandzukic su assist di Pogba e poi con un destro di Cuadrado dal vertice sinistro dell’area con palla di poco alta.
Intorno alla mezzora ci prova due volte da fuori area Pogba, il primo tiro viene deviato in angolo da un difensore mentre il secondo termina di poco a lato. Dopo un forcing incessante della Juve che produce solo un sinistro di Morata dal limite a lato, nel finale di tempo i bianconeri rifiatano e consentono al Gladbach di farsi vedere in avanti con un paio di cross pericolosi ma senza esito.
Al 42′ un episodio che fa infuriare la Juve: Morata ruba palla a Dominguez sulla sua trequarti e viene fermato fallosamente dal difensore mentre si invola verso la porta. L’arbitro fischia il fallo ma ammonisce soltanto il centrale del Borussia, poteva starci anche il cartellino rosso.
Secondo tempo che inizia con la Juve subito pericolosa con un destro dal limite di Pogba deviato in angolo dal portiere. I bianconeri insistono e dopo dieci minuti vanno ancora vicini al gol prima con Morata, fermato in angolo da un difensore e poi con una punizione dal limite di Pogba deviata ancora in angolo dal portiere.
Allegri toglie un Cuadrado visibilmente stanco per le troppe partite giocate senza fermarsi e manda in campo Pereyra, i bianconeri passano al 4-3-1-2 con il Tucumano nel ruolo di trequartista. E’ poi la volta di Zaza che prende il posto di un Mandzukic ancora non brillantissimo.
Il Borussia replica mandando in campo Hazard Jr. al posto di Raffael. La Juve però fatica a trovare spazi e a velocizzare la manovra, tanto che all’ennesimo tiro di Pogba sparecchiato fuori arrivano i primi fischi.
L’ultimo prevedibile cambio di Allegri è quello di Dybala al posto di Morata. Il finale è un assedio alla porta di Sommer, ma sterile e confusionario. Il risultato non si sblocca.