Serie A, Milan-Parma 3-1: doppietta di Jeremy Menez e gol di Zaccardo

Diretta, Milan-Parma: formazioni ufficiali, Destro e Cerci in attacco
Inzaghi nella foto LaPresse

MILANO, STADIO GIUSEPPE MEAZZA ‘SAN SIRO’ – Milan-Parma 3-1, gol: Jeremy Menez 17′ (rigore) e 56′, Antonio Nocerino 24′ e Zaccardo 75′ 

Il Milan ritrova il successo e prova a scacciare i fantasmi. Il posticipo della 21/a giornata di Serie A sorride ad Inzaghi, che guida i rossoneri al successo (3-1) sul Parma fanalino di coda e respira incassando tre punti d’oro. L’ultimo successo risaliva al 14 dicembre, con il 2-0 al Napoli. Risultato ottenuto soffrendo, soprattutto nel primo tempo, contro un avversario che, nonostante la difficilissima situazione societaria, scende in campo a San Siro e se la gioca a lunghi tratti alla pari se non meglio dei padroni di casa. In attesa del miglior Destro, Inzaghi può ringraziare Menez, ispirato come nelle sue serate migliori ed autore di una doppietta, e il bomber a sorpresa Zaccardo. Alla squadra di Donadoni non basta il provvisorio pareggio del grande ex della partita Nocerino e un’ora di buon gioco.

C’è subito il neo acquisto Mattia Destro nell’undici scelto da Inzaghi. L’attaccante affianca Menez nell’attacco rossonero, con Cerci e Honda in azione sulle fasce. In difesa, debutto per un altro neo acquisto, Bocchetti. Il tridente di Donadoni è formato da Varela-Palladino-Rodriguez. José Mauri parte dalla panchina così come Paletta, ormai prossimo a lasciare i ducali e vestire, con tutta probabilità, proprio la maglia del Milan. Parte bene il Parma, più determinato dei rossoneri nei primi minuti. A sbloccare il risultato però sono i rossoneri: Doveri giudica da rigore il tocco di mano di Rodriguez sul colpo di testa di Zaccardo e fischia il rigore per il Diavolo. Dal dischetto, trasforma Menez: 1-0 al 17′. I ducali però non si abbattono e l’ex Nocerino riporta i conti in pareggio: il centrocampista batte Diego Lopez sugli sviluppi della punizione battuta da Galloppa (25′), ma sono gravi le colpe della difesa rossonera. Tutto da rifare per il Milan, che deve fare i conti con un avversario determinato. La squadra di Inzaghi ha una fiammata poco dopo la mezz’ora, con Mirante che deve impegnarsi sulla conclusione di Alex: la palla va sul palo, sulla ribattuta c’è Rami che non centra lo specchio. Poi è Destro ad avvicinarsi al gol sul cross di Van Ginkel: l’ex attaccante della Roma anticipa Mirante ed incorna, ma la palla è alta sulla traversa. Si fa vedere il Parma con un gran destro di Palladino, senza esito. Ben più pericolosa la doppia occasione creata dai ducali prima dell’intervallo, con Diego Lopez costretto a superarsi sul destro di Varela e sul successivo tap in di Nocerino da due passi.

La prima mossa di Inzaghi è lanciare Essien, richiamando Van Ginkel. L’avvio di ripresa del Milan non promette bene: i rossoneri tengono i ritmi bassi e non riescono a superare la metà campo. Nonostante questo, tornano in vantaggio: Cerci scappa in contropiede, arriva in area dove serve Menez che si accentra e di sinistro non lascia scampo a Mirante (12′). La replica del Parma è in un potente sinistro di Rodriguez dal limite, Diego Lopez è attento. Nelle file rossonere Destro lascia il posto a Muntari. Per l’attaccante, debutto non particolarmente brillante con la nuova squadra. In campo, Menez e Cerci continuano ad affinare l’intesa: contropiede portato avanti dal francese che serve l’ex Toro, il suo destro viene deviato in angolo da Mirante. Un minuto dopo, il Milan cala il tris: la firma, inaspettata, è quella di un altro ex della gara, Zaccardo, che in area batte di piatto Mirante su servizio dell’ispiratissimo Menez, lanciato sulla fascia proprio dal difensore (31′). Vittoria ormai in cassaforte, Inzaghi può concedere la meritata standin ovation a Menez: dentro Pazzini. C’è ancora tempo per un intervento dell’ottimo Diego Lopez, che si oppone dal destro di Galloppa e devia in angolo. Ma ormai i ducali hanno issato bandiera bianca. Se il periodo buio dei rossoneri è alle spalle, lo dirà il big match di sabato contro la Juventus.

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