Europa League, Rosenborg-Lazio 0-2 e Lech-Fiorentina 0-2

Pubblicato il 5 Novembre 2015 - 23:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Europa League, fase a gironi. La Fiorentina ha vinto 2-0 a Poznan con una doppietta di Ilicic e si è rimessa in corsa per la qualificazione. La Lazio ha vinto 2-0 in casa del Rosenborg e ha ipotecato la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League.

LECH-FIORENTINA 0-2, gol: Ilicic 42′ e 83′.
LECH POZNAN – Burić, Kędziora, Kádár, Dudka, Kamiński, Trałka (C), Linetty, Hämäläinen, Tetteh, Pawłowski, Formella.
FIORENTINA – Sepe, Gonzalo (C), Tomović, Astori, Vecino, Fernández, Błaszczykowski, Mario Suárez, Bernardeschi, Rossi, Iličić.

Una doppietta di Ilicic consente alla Fiorentina di avere la meglio su un buon Lech Poznan e di tornare in corsa per la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Un traguardo che resta ampiamente alla portata dei ragazzi di Paulo Sousa, tra le sorprese di questo inizio di stagione. Con questo successo infatti i viola infatti salgono al secondo posto in classifica nel Gruppo I a quota sei punti dietro alla capolista Basilea scavalcando in un colpo solo proprio il Lech ed il Belenenses, entrambe ferme a quattro.

Nonostante l’importante posta in palio in gioco – i toscani dopo la sconfitta casalinga di due settimane fa contro i polacchi non possono permettersi altri passi falsi in coppa – Sousa decide di far riposare due pezzi da 90 come Kalinic e Borja Valero. A centrocampo agiscono Suarez, Blaszczykowski, Vecino e Mati Fernandez, mentre davanti Rossi trova spazio dal 1′ insieme a Ilicic e Bernardeschi. I padroni di casa in avvio dimostrano di non aver alcun timore reverenziale sfiorando il vantaggio al 10′ con una conclusione da fuori di Pawlowski che termina non lontana dal palo. La replica degli ospiti arriva al 24′ con un tiro a giro di Mati Fernandez che finisce fuori di un soffio. Il risultato non si schioda dallo 0-0 fino al 42′ quando Ilicic con una splendida punizione che finisce nel sette non porta in vantaggio la Fiorentina.

Nella ripresa i viola mantengono un atteggiamento in campo propositivo volto alla ricerca del secondo gol, ma la difesa del Lech concede poco o nulla. Al 17′ Bernardeschi tenta una soluzione da fuori ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Sousa inserisce anche Kalinic per dare maggior peso al suo attacco, ma al 34′ sono i padroni di casa ad avere una grande chance per strappare il pareggio. Lovrencsics infatti si invola in contropiede e spaventa i tifosi viola con un tiro di poco a lato. Passato il pericolo, la maggior qualità di palleggio dei centrocampisti toscani viene premiata: al 38′ Mati Fernandez trova il corridoio giusto per Ilicic che a tu per tu con Buric non sbaglia scavalcandolo con un morbido pallonetto che finisce in rete e chiude di fatto la partita. La Fiorentina vince e convince, ottiene con grande concretezza il secondo successo in Europa League e torna a ‘vedere’ la qualificazione ai sedicesimi di finale.

ROSENBORG-LAZIO 0-2, gol: Djordjevic 9′ e 29′.
ROSENBORG (4-3-3): A.Hansen; Svensson , Reginiussen, Eyjólfsson, Skjelvik , Jensen, Selnæs, Midtsjø; Helland, Søderlund, Mikkelsen. A disp. A.L. Hansen Bjørdal, Pedersen, Stamnestro, Konradsen, Vilhjalmsson, De Lanlay. All. Ingebrigtsten.
LAZIO (4-2-3-1): Berisha; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Onazi; Candreva, Morrison, Kishna; Djordjevic. A disp. Guerrieri, Basta, Mauri, Murgia, Oikonomidis, Keita, Matri. All. Pioli.

Nella settimana del derby con la Roma, la Lazio sbriga la pratica Europa League e liquida in un tempo il Rosenborg, grazie a Djordjevic che impreziosisce con una doppietta la sua prima partita in Europa con la maglia biancoceleste. In vista della stracittadina, Pioli evita la trasferta di oltre 2400 km, nel gelo di Trondheim, a quasi tutti i big, ma la Lazio, pur con l’ampio restyling dovuto al turnover (con Morrison alla prima da titolare), parte comunque forte e, in mezz’ora, smorza le ambizioni dei campioni di Norvegia, relegandoli all’ultimo posto del girone G, in cui invece i biancocelesti primeggiano (manca un punto per la qualificazione). La prima occasione è sui piedi di Kishna che, al 5′, dopo essere sfuggito a Reginiussen si fa respingere il tiro da Hansen. Il portiere norvegese, però, non può nulla quattro minuti dopo quando Djorjdevic, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, salta più alto di Selneas e la butta dentro di testa. Nel freddo del Lerkendal Stadion, l’unico brivido lo dà Helland che, crossando, scheggia il palo esterno alla destra di Berisha. A trovare il gol, il suo secondo in Europa, è però ancora Djodjevic (29′), esto ad infilarla tra le gambe di Hansen, su imbeccata di Onazi che ruba palla a centrocampo. La Lazio ha l’opportunità di segnare subito il 3-0 ma al 32′ l’arbitro Marinner non concede un rigore sacrosanto a Radu, poi, un minuto dopo, annulla regolarmente una rete a Hoedt per fuorigioco di Gentiletti. E’ poi Candreva, partito in contropiede, a calciare sul volto del portiere norvegese. Il Rosenborg si fa vedere nel finale della frazione quando reclama un rigore per un tocco di mano di Onazi su punizione di Helland e poi si vede respinto da Berisha un destro di Mikkelsen. Nella ripresa, Pioli pensa già alla Roma e toglie Candreva per Keita, al rientro dall’infortunio. E l’attaccante di origini senegalesi si rende subito pericoloso, con un suo tiro deviato in angolo da Bjordal. Il Rosenborg prova a rientrare in partita ma Berisha fa buona guardia su Jensen. La Lazio recrimina quindi per una trattenuta in area subita da Morrison; poi su una mancata chiusura dei centrali del Rosenborg, Matri non ha la lucidità per superare Hansen. Manca di lucidità anche Keita che all’83’ dà una manata a Helland e lascia i suoi in 10, come aveva fatto all’Olimpico Mauricio. E’ l’unica macchia nella prima assoluta della Lazio in Norvegia, da cui la squadra di Pioli torna con la seconda vittoria in trasferta stagionale: un buon biglietto da visita in vista del derby.