Diritti tv, la Lega calcio non li assegna e apre a Mediaset. Europa 7 aveva offerto 5 milioni

MILANO – L’assemblea della Lega di serie A ha deciso di non assegnare i diritti televisivi per il digitale terrestre di cui è tornata in possesso dopo il fallimento di Dahlia Tv, che insieme a Mediaset trasmetteva sul digitale terrestre.

”Dopo un’attenta valutazione l’assemblea ha deciso di non fare alcuna assegnazione dei diritti per i prossimi tre mesi, tornati nella disponibilità della Lega – ha spiegato il presidente della serie A Maurizio Beretta -. Si approfondirà nelle prossime assemblee il da farsi per la prossima stagione”.

Eppure sembra che un’offerta valida, da 5 milioni di euro per l’esattezza, fosse stata avanzata da Europa 7, ormai famosa per aver vinto una serie di ricorsi contro Rete 4 che occupava illegittimamente la sua porzione di etere. “Non c’è mai fine al peggio. Ci hanno trattato come dei pezzenti”, ha detto il patron di Europa 7  Francesco Di Stefano.

Beretta ha precisato che la scelta è stata presa anche ”per proteggere il valore del prodotto”. La Lega ”non ha nulla da rimproverarsi”, ha aggiunto Beretta, che ”allo stato” considera ”la questione archiviata per quest’anno: mancano 14 partite che erano esclusive di Dahlia Tv, e resteranno visibili solo sulle piattaforme diverse dal digitale terrestre”. ”Per la prossima stagione la Lega avrà più tempo e valuterà il da farsi”, ha concluso.

Il 24 febbraio si spegne il segnale di Dahlia e con la proposta di Europa 7, alla Lega ne arrivano altre due: una da I Move e un’altra da Mediaset. “Abbiamo 200mila decoder che consentono di trasmettere sul digitale terrestre con il DVBT2, che è la tecnologia del futuro – dice Francesco Di Stefano – L’unica che consente di vedere il calcio in alta definizione. Il 9 marzo arriva un fax della Lega in ufficio – racconta il patron di Europa 7 – Entro le 18 di quel giorno deve arrivare la proposta perfettamente articolata in ogni punto”.

“Noi sappiamo che alle 18.00 del 9 marzo, l’unica offerta arrivata sul tavolo della Lega era la nostra. Abbiamo offerto 5 milioni e 200mila euro”, conclude. Poi però qualcosa è andato storto.

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