Diritti tv: Lega Pro ricorre ad arbitrato contro serie A e serie B

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 18:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA -La Lega Pro ha presentato un’istanza di arbitrato nei confronti della Lega di Serie A e B sulla ripartizione dei diritti tv. Lo ha comunicato lunedì 7 febbraio lo stesso Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport. La Lega contesta alla Lega maggiore di non aver voluto procedere a una ripartizione della quota di mutualità per la stagione 2010/2011 secondo ”criteri di equita’ e buona fede”. Chiede inoltre che la stessa Lega di Serie A e B versi le somme dovute in base a questi criteri oltre agli interessi e il risarcimento del danno.

La Lega presieduta da Mario Macalli chiede che vengano accertati e dichiarati ”gli obblighi della Lega Serie A e/o della Lega di Serie B di comunicare e documentare” l’ammontare complessivo dei diritti audiovisivi commercializzati per la stagione 2010/2011 e per le stagioni sportive successive, e di comunicare la delibera assunta dall’allora Lega Nazionale Professionisti il 16 giugno 2008. Viene inoltre richiesto di accertare e dichiarare che la stessa delibera ”non èstata preceduta da alcuna negoziazione con la Lega Pro” e di verificare ”se il contenuto della medesima è conforme ai criteri dettati dalla Legge e, in caso di difformità, annullare tale delibera”.

La Lega Pro chiede ancora che venga accertato e dichiarato ”illegittimo il rifiuto della Lega Serie A di negoziare la ripartizione della Quota di mutualita”’ per la stagione sportiva 2010/2011 e per le seguenti, e di ”procedere a detta determinazione sulla base del criterio indicato in narrativa ovvero del diverso criterio che dovesse ritenersi di giustizia”. C’e’ poi la richiesta di accertare e dichiarare il rifiuto della Lega Serie A e B di procedere alla ripartizione della Quota di mutualita’ gia’ maturata per le stagioni 2008/2009 e 2009/2010 ”quantificando l’esatto ammontare del dovuto in base a criteri di equita’ e buona fede, se del caso disapplicando, in tutto o in parte, la delibera del 16 giugno 2008”.

La Lega di Macalli chiede altresì di accertare e dichiarare la sussistenza dell’obbligo in capo alla Lega Serie A e B ”di destinare una quota pari al 4% – o la diversa, maggiore o minore quota che fosse ritenuta di giustizia ed equa – dei proventi derivanti dalla commercializzazione da parte della Lega Serie A dei diritti audiovisivi per la stagione 2010/2011 e per le seguenti societa’ aderenti alla Lega Pro e per esse alla medesima Lega Pro”. Per effetto di tutto cio’, si chiede che le leghe di Serie A e B siano condannate ”a versare, senza dilazione, all’esponente le somme determinate in base a tutti ovvero alcuni dei precedenti punti, oltre interessi dal di’ del dovuto al saldo”; nonche’ ”al risarcimento del danno da svalutazione ed interessi, salvo il maggior danno che sara’ precisato in corso di causa o determinato secondo equita”’.

In via istruttoria, la Lega Pro chiede infine al tribunale di ordinare alla Lega Serie A e B l’esibizione di tutti i contratti relativi alla commercializzazione dei diritti audiovisivi per le stagioni 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011; e ai club partecipanti ai tre campionati ”l’esibizione di tutti i documenti contabili e fiscali relativi ai proventi dalle medesime incassati o alle stesse attribuite e non ancora incassati, derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi per le medesime stagioni”. Si sollecita infine che vengano chieste all’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni informazioni scritte in merito all’ammontare del contributo previsto.