Donato Sabia morto per coronavirus, l'ex atleta azzurro stroncato a 56 anni Donato Sabia morto per coronavirus, l'ex atleta azzurro stroncato a 56 anni

Donato Sabia morto per coronavirus, l’ex atleta azzurro stroncato a 56 anni

POTENZA – Un’altra vittima del coronavirus in Basilicata. La quindicesima da inizio epidemia. Si tratta di Donato Sabia, il campione lucano di mezzofondo, due volte finalista negli 800 metri alle Olimpiadi.

L’ex atleta potentino, 56 anni, era ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale “San Carlo” di Potenza da due settimane, esattamente dal 26 marzo, quasi contestualmente alla morte del padre, avvenuta anche in questo caso per coronavirus.

Sabia era nato a Potenza l’11 settembre 1963. Giunto a Bergamo nel 1984 alla corte di Mauro Capponi nell’Athletic Club Bergamo, l’azzurro corse per un anno al fianco di Pietro Mennea raggiungendo importanti traguardi come i titoli italiani nei 400 e negli 800 metri e la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles.

Deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri – con 1’43″88 – dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo. Aveva fatto, inoltre, l’undicesima prestazione italiana assoluta sui 400 metri, con 45″73. E’ stato primatista mondiale sui 500 metri (con il tempo di 1’00″08), rimasto imbattuto per circa 29 anni. Lo aveva stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984.

Oltre alla partecipazione alle finali olimpiche di Los Angeles e Seul e alla vittoria negli Europei indoor di Goteborg, Donato Sabia fu quinto nella finale della staffetta 4×400 al Campionati mondiali di atletica leggera che si svolsero a Helsinki nel 1983. (fonte ANSA)

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