BERGAMO, 27 DIC – Le dichiarazioni di Doni davanti al gip di Cremona non sono piaciute ai tifosi atalantini, che gia' avevano voltato le spalle all'ex idolo. Nessuno crede alla spiegazione del giocatore (''L'ho fatto per passione verso l'Atalanta'').
Anzi, si tratta di una giustificazione che suona come una beffa per molti, preoccupati anche per le ulteriori conseguenze che rischia di subire il club orobico. La societa' di Percassi intanto sta pensando di chiudere in modo netto il rapporto con Doni, che fino a lunedi' scorso aveva continuato ad allenarsi con la squadra nonostante la squalifica. Secondo alcune indiscrezioni l'Atalanta sarebbe infatti orientata a chiedere la rescissione del contratto.
E mentre in citta' sono iniziate a comparire alcune scritte non proprio amichevoli sui muri all'indirizzo dell'ex simbolo, si fa strada anche l'idea di revocare la benemerenza civica conferita a Doni tre anni fa per i gol segnati in maglia atalantina e i risultati sportivi portati a Bergamo. Lo ha chiesto l'ex presidente del Consiglio Comunale Marco Brambilla (Pd) in una lettera aperta rivolta al sindaco Franco Tentorio (Pdl), che insieme al leghista Daniele Belotti fu all'epoca il promotore della consegna dell'onoreficenza. Brambilla auspica pero' che sia proprio Doni a compiere il gesto di restituire la benemerenza.
''Credo sarebbe buona cosa se la restituisse, per correttezza verso la citta''' scrive Brambilla. ''Qualora cio' non avvenisse – conclude Brembilla rivolto al sindaco – ti chiedo di procedere con delibera di giunta alla revoca. Il tutto senza voler dare ulteriori giudizi che, credo, sia la societa' civile che la societa' sportiva hanno gia' esplicitamente espresso''.
A pensarla come Brambilla e' infatti la maggioranza dei bergamaschi: in un sondaggio sul sito online dell'Eco di Bergamo l'85 percento dei lettori si e' detto favorevole alla restituzione.