Donne d’oro. Antonella Palmisano dominatrice nella 20 km di marcia, Nadia Battocletti prima nei 5.000 con tanto di record italiano (14’35”29). Alle due ragazze sul tetto d’Europa va aggiunta Valentina Trapletti, argento alle spalle di Antonella. Meglio di così non potevano cominciare gli Europei di atletica a Roma (7-22 giugno, 1.600 atleti di 42 Paesi). Meglio di cosi il movimento nazionale di atletica non poteva essere rappresentato: Nadia è trentina, Antonella pugliese. E Valentina è milanese di Magenta, la città che ha messo il primo tassello della storia dell’unificazione nazionale. Se tutto ciò è un caso, di certo suona bene.
Se il trionfo della olimpionica Palmisano era prevedibile, l’oro della Battocletti – una cavalcata trionfale (6 secondi in meno del precedente primato della rassegna) – è stato francamente una sorpresa. Un anno fa Nadia chiudeva 16esima ai mondiali. A Budapest ha trovato le giuste motivazioni per dare il massimo e ce l’ha fatta. Antonella Palmisano ha fatto l’ingresso nello stadio della capitale accolta da una ovazione; ha dominato i 20 km di marcia dall’inizio alla fine. Un segnale confortante in vista delle Olimpiadi. Antonella è un simbolo di tenacia: dopo il trionfo ai giochi di Tokyo, una operazione all’anca sinistra le ha complicato gli ultimi 2 anni. Per questo al traguardo era molto commossa. Perché?: “Perché da molto tempo non ho sofferto. Cercavo questo risultato da marzo, da quando ho ritrovato la voglia di allenarmi con passione, fino ad allora continuavo a combattere il mio problema. E devo ringraziare il mio team che si è inventato un percorso diverso. Il problema sembra risolto come non accadeva da 3 anni, e questo per me vuol dire felicità”. Applausi, sorrisi e lacrime anche per Nadia Battocletti, 24enne di Cles, figlia d’arte, allenata da papà Giuliano.
La soddisfazione del presidente ligure Stefano Mei, ex mezzofondista di talento (campione europeo dei 10.000 metri a Stoccarda 1986) è contagiosa e dice: “Io non mi nascondo. Come Italia in questo Europeo vogliamo battere il record di Spalato 1990 quando conquistammo 12 medaglie. Con questi 2 ori e l’argento di Valentina siamo partiti alla grande. Anche se so bene che questa è una tappa verso l’olimpiade di Parigi. Adesso puntiamo su Tamberi e Jacobs. Gimbo ancora non ha gareggiato, debutta qui all’Europeo ma abbiamo fiducia sulla sua vis agonistica e allo spirito che lo esalta sempre e comunque. Quanto a Jacobs, sta seguendo il percorso opposto. Marcell non ha mai corso così tanto in carriera. Si, è in crescita e come Gimbo ha nella Olimpiade, nella difesa dell’oro di Tokyo, l’obiettivo principale. Ma entrambi vogliono vincere anche a Roma”.