Doping, Alex Schwazer “forse positivo a causa di una bistecca”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2016 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA
Doping, Alex Schwazer "forse positivo a causa di una bistecca"

Doping, Alex Schwazer “forse positivo a causa di una bistecca”

BOLZANO  –  Potrebbe esserci una bistecca consumata durante il cenone di Capodanno alla base del riscontro positivo al testosterone sintetico durante i test antidoping per Alex Schwazer. L’ipotesi è dell’avvocato difensore, Gerhard Brandstaetter: l’animale usato per fare la bistecca potrebbe infatti essere stato trattato con ormoni della crescita, come spesso oramai avviene in molti allevamenti intensivi. “Però – afferma il legale – dopo sei mesi non è più dimostrabile, quindi non sarà parte della strategia di difesa”.

Il campione altoatesino avrebbe dunque mangiato la bistecca in questione il 31 dicembre, il giorno prima di quello del test effettuato il 1 gennaio scorso. “Noi puntiamo nella nostra strategia di difesa, spiega l’avvocato del campione altoatesino, a evidenziare tante diverse irregolarità che abbiamo dovuto riscontrare. Le irregolarità partono da gennaio, poi su questa prova, allora risultata negativa, è stato chiesto dalla Wada un altro test a maggio. Per noi queste sono altre anomalie. La nostra strategia è di raccogliere e rendere note tutte le incongruenze”.

Intanto è stata depositata sabato mattina, come preannunciato dall’avvocato difensore Brandstaetter, la denuncia penale a carico di ignoti per la vicenda che vede di nuovo nell’occhio del ciclone il campione altoatesino Alex Schwazer per uso di doping. Nella denuncia, depositata in Procura a Bolzano, si ipotizzano i reati di frode sportiva e falso. 

“Entro martedì scriveremo anche una lettera alla Iaaf (Associazione internazionale delle federazioni di atletica, ndr), con tutte le incongruenze di cui siamo venuti a conoscenza, chiedendo che venga annullata la procedura contro Schwazer per precludergli la partecipazione alle Olimpiadi di Rio e di non sospendere l’atleta”, annuncia il suo avvocato. “Gli esiti dei test – spiega ancora Brandstaetter – si sapevano già in maggio, ma sono stati resi noti solo nei giorni scorsi. È una grave irregolarità, vista l’imminenza della scadenza dei termini per presentarsi alle Olimpiadi”.