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Doping: procura di Mantova chiude l’inchiesta sul ciclismo

di Alessandro Avico |9 Aprile 2011 0:30

MANTOVA – La procura di Mantova ha chiuso l’inchiesta sul doping nel ciclismo iniziata a fine 2008 e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per 30 persone tra atleti, dirigenti e medici. Tra di loro figurano nomi di spicco del ciclismo, tutti accusati di aver assunto sostanze dopanti, come l’ex campione del mondo Alessandro Ballan, il danese Michael Rasmussen, Emanuele Bartoli, Marzio Bruseghin, Damiano Cunego, vincitore di un Giro d’Italia, Marco Bandiera, Pietro Caucchioli, Mauro da Malto, Mirco Lorenzetti, Emanuele e Massimiliano Mori, Mauro Santambrogio, Frnacesco Tomei, Daniele Petropoli, Paolo Pezzini, Nicola Castrini, Emanuele Bindi, e lo spagnolo Josè Ibarguren.

C’è anche un calciatore: Matteo Zambroni. Di commercio di sostanze proibite dovranno rispondere il farmacista di Mariana Mantovana, Guido Nigrelli, ritenuto la mente del traffico illecito, Sergio Gelati, preparatore atletico della Lambre e altre tre persone. Sono, invece, accusati di avere procurato le sostanze proibite il direttore sportivo del team Ballan Mariano Piccoli, il team manager della Lampre Beppe Saronni, e altre due persone. Nei guai anche un medico di Montichiari, Fiorenzo Benazzi, accusato di aver praticato emotrasfusioni.

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