Antonio Cassano parla senza peli sulla lingua e attacca in maniera violenta il calciatore della big: via a calci.
È stato il caso che ha tenuto banco per settimane intere, la vicenda che ha catalizzato l’attenzione di una città per un lungo mese. Il capitano che chiede la cessione, le accuse alla società, il tentativo del nuovo allenatore di fargli cambiare idea. Tentativo andato a buon fine perché Giovanni Di Lorenzo ha ancora la fascia del Napoli al braccio ed è uno dei pilastri di Antonio Conte.
Su di lui il tecnico salentino è stato chiaro fin dalla prima conferenza stampa: “Non si vende“ l’aut aut dato alla società, ma anche all’entourage del calciatore che per settimane ne ha chiesto la cessione, con la Juventus sullo sfondo. Alla fine ha vinto Conte, anche se la vicenda ha comunque lasciato il segno nella considerazione del calciatore da parte del popolo azzurro.
Caso chiuso, ad ogni modo, anche se ci pensa un ex calciatore a incendiare nuovamente la polemica con un attacco senza precedenti indirizzato proprio a Di Lorenzo. È Antonio Cassano che non le manda a dire al capitano del Napoli, convinto che dopo quanto accaduto non c’era altra strada che l’addio. Per dirlo, l’ex attaccante ha usato anche parole forti.
‘Fantantonio‘, come era chiamato quando era in giornata di grazia in campo, ha parlato della questione Di Lorenzo ai microfoni di Viva El Futbol e lo ha fatto con dichiarazioni al vetriolo, attacco di accusa nei confronti del calciatore, ma anche della società.
Cassano attacca affermando che il terzino “ha detto a tutti che voleva andare via” e chiedendosi: “È il capitano, come si fa a ripartire da lui?“. Quindi l’ex calciatore continua: “Ora si dice che sia rimasto per Conte, forse gli hanno anche aumentato lo stipendio: il Napoli doveva mandarlo via, se voleva andare via“.
L’ex di Roma, Inter e Milan è un fiume in piena: “Se vuoi cambiare, cambia. Conte ha voluto che restassero lui e Kvaratskhelia, ma a che condizioni? Sei il capitano – dice riferendosi ancora a Di Lorenzo – vuoi andare via e poi fai un passo indietro: che esempio dai?” Un atto d’accusa che tira in ballo anche la società che avrebbe dovuto prendere un’altra decisione: “Un altro disastro: il Napoli doveva mandarlo via a calci in c**o“.
Non è andata così ed ora Di Lorenzo è uno dei punti fermi della squadra di Conte, che intanto è già dato a rischio addio. Sarà il campo ora il giudice supremo: ha fatto bene l’allenatore a chiederne la conferma nonostante quanto accaduto o ha ragione Cassano ad attaccare club e calciatore?
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