Paulo Dybala vuole quanto gli spetta ed è disposto anche a fare causa alla Juve. Al centro dell’indagine ci sono gli stipendi ai calciatori che grazie ad un accordo sarebbero stati posticipati nel periodo Covid.
“Non ricordo quando mi è stato pagato l’ultimo stipendio, però so bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi” avrebbe detto il calciatore della Roma, ascoltato dalla Guardia di Finanza il 21 febbraio come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta Prisma, che indaga sui bilanci del club bianconero dal 2019 al 2021 e per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per 12 persone (tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli) più la società.
Dybala afferma di non aver mai ricevuto 3,7 milioni di euro: “Quando abbiamo fatto l’accordo per lo spostamento degli stipendi, sapevamo che se avevo ancora un contratto gli stipendi arretrati li pagavano in aumento su quelli successivi, se invece andavo via mi dovevano pagare subito. So che ad aprile 2023 la Juventus ha l’ultima opportunità per pagare quei 3 milioni circa. In caso contrario il mio avvocato farà delle richieste per iscritto, anche se io spero di non arrivare a tanto. Rivoglio i miei soldi ma senza fare nessuna causa, evitando problemi per me e la Juventus”.
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