Ebrima Darboe dal barcone a Roma Milan di Serie A la sua favola Ebrima Darboe dal barcone a Roma Milan di Serie A la sua favola

La favola di Ebrima Darboe, dal barcone a Roma-Milan

Ebrima Darboe dal barcone a Roma Milan di Serie A la sua favola
Ebrima Darboe con la maglia della Roma Primavera

ROMA – La favola di Ebrima Darboe sta commovendo i tifosi della Roma. Il calciatore 18enne, approdato alla Roma nel 2018 e convocato da Fonseca per Roma-Milan (senza scendere in campo), è arrivato in Italia dalla Libia con un barcone. Successivamente  è finito a Rieti con il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), grazie a cui ha trovato una stanza, nuovi amici, una scuola. E una squadra: la prima, visto che nel suo Paese non ci sono tornei per piccoli club giovanili. A Rieti si è messo in evidenza ed è riuscito ad arrivare a giocare per un club di Serie A come la Roma.

Massimo Masi, presidente della Young Rieti, e Francesco Spognardi, allenatore di Darboe ai tempi di Rieti, sono stati intervistati da Matteo Pinci per “la Repubblica”. Riportiamo di seguito le loro dichiarazioni a “La Repubblica”.

Il primo a parlare è stato Massimo Masi: “Quando è stato convocato per Roma-Milan di Serie A, Ebrima Darboe mi ha chiamato. Era commosso, ma lui si commuove sempre. Stavolta lo ero anche io, sembra un film. Mi ha detto: Massimo, non mi sembra vero, ti ricordi da dove siamo partiti? Io la Serie A la guardavo in tv. Lo Sprar mi chiese di accogliere alla scuola calcio alcuni dei loro ragazzi: lui però era diverso.

Abitavano tutti nelle loro case-famiglia, Ebrima si è integrato rapidamente, ha imparato subito l’ italiano, aveva voglia di studiare. E di giocare. Per strutturarsi aveva bisogno di proteine, per questo motivo gli facevamo spesso mangiare carne. Facemmo un torneo ad Acquasparta ed Ebrima ci trascinò. Il giorno della finale però lui faceva il Ramadan, alla fine era stremato e perdemmo. Mi ha detto che tornerà a Rieti per passare il Natale con noi”.

Poi Francesco Spognardi, allenatore di Darboe ai tempi dello Young Rieti: “Aveva una tecnica incredibile, la palla sempre incollata al piede. Lo chiamavamo Ibra. Non per Ibrahimovic, era più facile di Ebrima. ma a lui riempiva di orgoglio essere chiamato come una star del calcio”.

Ora Ebrima Darboe è un giocatore della Roma, secondo quanto scrive Sky Sport, ha un contratto di 80mila euro l’anno che spedisce alla sua famiglia rimasta in Gambia. Spera di iniziare al più presto la sua storia da calciatore professionista, dopo essersene lasciato alle spalle una ben più complicata (fonti Matteo Pinci per La Repubblica e Sky Sport).

 

 

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