Elezioni anticipate, la FGIC al voto tra i dubbi di Gravina e una Nazionale deludente

Tanto tuonò che piovve. La FIGC va al voto il 4 novembre. Elezioni anticipate. Il fallimento della Nazionale di Spalletti ad Euro 2024, la pioggia di critiche che ne sono seguite, ha convinto il presidente federale Gabriele Gravina   (in sella dal 2018) a giocare di anticipo. Irritato e deluso, il presidente non ha voluto aspettare la naturale scadenza del suo mandato (marzo) ed ha convocato, appunto per il 4 novembre, l’Assemblea elettiva della Federcalcio all’Hotel Hilton di Ciampino. Ha detto: ”Non posso stare sulla graticola”; di qui la decisione  che gli evita di dare le dimissioni (come fece Tavecchio nel 2017, ct Ventura) e tiene aperta una porticina per un teorico terzo mandato. I voti al momento li avrebbe potendo contare sul 34% della LND mentre chi lo contesta, cioè serie A e serie B, non va oltre il 12%.

Una mossa tutta da interpretare

Con la decisione di anticipare le elezioni, il presidente Gravina ha fatto una mossa da vecchio timoniere. Ha fatto una strambata, come dicono i velisti. Una virata in poppa. Il presidente ha capito che il vento è cambiato. Ergo la mossa improvvisa. In ogni caso tutta da interpretare: o è un contropiede che toglie tempo e possibilità agli altri candidati (circolano già i nomi di Lorenzo Casini, Mauro  Balata e l’eterno Giancarlo Abete) o è un modo soft che prepara una uscita nel segno di una avveduta responsabilità. Lasciando peraltro in eredità il piano di riforme approvato a marzo.

Spalletti resta per ricostruire la nuova Italia

È duro da digerire il flop azzurro. Spalletti è andato in panchina 14 volte ottenendo pure 3 pareggi e 4 sconfitte. Ma le prestazioni in Germania sono state persino imbarazzanti. Urge costruire la nuova Italia, inserire nuovi elementi. Ma il ct ha poco tempo a disposizione. A inizio settembre c’è già la Francia. Spalletti sta meditando una ripartenza con nuove convocazioni, certamente inserirà degli Under 24 come Scalvini, Udogie, Tonali. E in base agli uomini convocati il ct penserà al modulo.

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Enrico Pirondini