Elezioni Coni, giovedì 13 maggio 2021. Olimpiadi all’orizzonte. Giovanni Malagò si propone per il terzo quadriennio. Sulla sua strada tre sfidanti: Bellutti, Di Rocco e Chimenti. Una platea di 74 votanti tra cui i 44 presidenti federali, nove rappresentanti di atleti e quattro tecnici.
Corsa da record con quattro candidati, ma Chimenti getta acqua sul fuoco. Dice l’81enne numero uno della Federgolf: “La mia candidatura è solo rafforzativa. E Giovanni l’ha condivide pienamente “.
Ci siamo. Giovedì 13 maggio al Tennis Club Milano si elegge il presidente del CONI. Il consiglio nazionale elettivo è già in marcia.
Malagò è largamente in vantaggio. Dalla sua ha un quadriennio caratterizzato dalla riforma voluta dall’allora sottosegretario Giorgetti, ( “ il momento più difficile “ ), la vittoria di Milano-Cortina 2026 ( “ il momento più bello “ ) e dalla pandemia che ha fatto rinviare i Giochi di Tokyo.
A Milano come 75 anni fa. Erano le prime elezioni del dopoguerra. Volute da Giulio Onesti ( 1912-1981 ), il presidente nominato nel luglio del 1946 da De Gasperi. Rimase fino al 1978. Poi cominciò l’era Franco Carraro.
Giulio Onesti, avvocato torinese, ha legato il suo nome a molti eventi ( le Olimpiadi di Roma nel 1960, di Cortina 1956). Ha ideato i Giochi della Gioventù nel 1968. Nel 1976 il CIO gli assegnò la “ Coppa Olimpica “. Malagò ha la determinazione per seguirne le tracce.
Presidente del Coni dal 2013
Malagò, 62 anni, è presidente dal 19 febbraio 2013. Spiegherà “in sette minuti“ come sarà il CONI del suo terzo ed ultimo mandato. Poi le votazioni.
La squadra del presidente è indubbiamente forte potendo contare su moltissimi presidenti federali, in testa Petrucci e Gravina. Sono con lui anche molti tecnici, i comitati regionali. Non dovrebbero esserci ostacoli per raggiungere il quorum fissato a 38. Previste 5 cabine e 6 schede.
Oltre al presidente verranno scelti i 13 membri di Giunta che vedrà per la prima volta la presenza di almeno quattro donne. Malagò spiegherà le difficoltà registrate. Soprattutto negli ultimi due anni in cui la Politica ha messo le mani sullo sport, con risultati non sempre felici.
Si ricorderà che c’è voluto l’ultimo atto del governo Conte per scongiurare la figuraccia della esclusione dai Giochi di Tokyo. Un atto compiuto in extremis.
Tre sfidanti in corsa con poche chances
È un futuro che richiede energia,esperienza, diplomazia, buone relazioni.
Gli sfidanti sono Renati Di Rocco, 74 anni, ex presidente Federciclismo; Antonella Bellutti, 52 anni, olimpionica di ciclismo. Terzo, a sorpresa, Franco Chimenti, 81 anni, presidente della Federgolf. Quest’ultimo assicura “ di non essere una alternativa “.
Nel frattempo ci sono i primi due eletti per la giunta esecutiva: la pallavolista Antonella Del Core e lo spadista Paolo Pizzo. Due candidati per due posti.
Giochi fatti. Poi bisognerà scegliere sette dirigenti. E si dice che siano tutti di area Malagò. Curiosità : tra i “ Non presidenti “ c’è la figlia di Felice Gimondi. E quale rappresentante dei delegati provinciali c’è anche Claudia Giordani, la slalomista argento olimpico a Innsbruck ‘76. Buon segno. La prossima legislatura sportiva sarà comunque più femminile. Le donne avanzano.