Le tecniche di marketing che spopolano nell’entertainment si applicano oramai anche al calcio, dove il professionismo dei milionari in calzoncini convive a forza con i giochetti subdoli della comunicazione social più ad effetto.
Dalla Kings League di Piquè alla serie B italiana
Che ha convinto perfino il Cosenza calcio, attualmente languente nelle retrovie della serie B (ma nell’ultima giornata ha vinto): in prova per vestire una maglia c’è anche l’uomo mascherato proveniente dalla Spagna (spoiler: alla fine non se ne farà niente, ad arrivare a Cosenza, senza maschera, l’ex Lazio e Inter Zarate).
Enigma69 – un nickname un programma -, questo il calciatore scrutinato, viene direttamente dalla Kings League spagnola, nuova formula di calcio a sette perfetta per i social lanciata da Gerard Piquè (ex Barcellona) e il famoso streamer spagnolo Ibai Llanos.
Il tipo gioca con una maschera al volto degna di un wrestler americano, magari con qualche chilo in meno. Fa la sua figura tra la schiera di ex calciatori (Casillas e il Kun Aguero tra gli altri) che fanno la fila per rientrare dalla finestra nel fantastico mondo della palla rotonda.
Engma69 al Cosenza, chi è
Enigma69 non è mai stato un campione, viene dalla palude dei professionisti non toccati da alcuna grazia. Se ci teneva all’anonimato non avrebbe però dovuto esibire tutti quei tatuaggi che spuntano fra maglia e maschera. Gli internauti non li freghi, è bastato un confronto per immagini da pescare in rete per svelare il segreto di Pulcinella.
Enigma69 è Alexander Mesa Travieso detto “Nano”. Ha 27 anni, gioca in attacco, ha concluso il suo ultimo contratto col Cadice, giocando in prestito prima al UD Logrones, poi al Real Saragozza. Una carriera più che dimenticabile: senza maschera, chi se lo sarebbe filato?