Questo pomeriggio a Nyon, deve ha partecipato alla prima giornata di lavori del comitato esecutivo Uefa, il presidente della Federcalcio italiana Giancarlo Abete si è detto “sereno” alla vigilia dell’assegnazione dell’Europeo 2016.
Domani, verso le ore 13, il comitato esecutivo dell’Uefa annuncerà a Ginevra quale paese fra Francia, Italia e Turchia organizzerà il campionato europeo del 2016, il primo con 24 squadre. Questo pomeriggio il comitato esecutivo ha ascoltato le ultime valutazioni della commissione delle competizioni per le squadre nazionali. Anche se l’Uefa non lo ha ufficializzato, fonti bene informate assicurano che la commissione ha definito “raccomandabili” tutte e tre le candidature fra le quali non esistono differenze sostanziali.
I tre membri del comitato esecutivo che non potranno votare domani, ossia oltre ad Abete, il presidente Michel Platini (Francia) ed il turco Senes Erzik, non hanno potuto ascoltare i rappresentanti della commissione delle nazionali ed hanno dovuto lasciare la sala. “I tre dossier sono tutti di ultimo livello”, ha assicurato Abete. “Non vi sono grosse differenze, come per l’assegnazione dell’Europeo 2012, per il quale la valutazione del dossier italiano era chiaramente la migliore. Poi però sono entrate in considerazione motivazioni politiche, come potrebbe succedere anche questa volta. Una situazione assolutamente legittima in un procedimento democratico”. Il presidente della Figc ha ricordato i punti di forza della candidatura italiana. “Ha ricevuto il consenso unanime di tutte le sensibilità politiche. Abbiamo presentato un dossier reale, nel pieno rispetto del periodo difficile che attraversa l’Europa. Abbiamo lavorato nel modo giusto. Adesso vedremo ciò che succederà domani”, ha concluso, prima di partecipare ad una cena ufficiale organizzata dall’Uefa a Ginevra. C’era anche Paolo Maldini, testimonial della candidatura italiana. L’ex-difensore è giunto a fine pomeriggio a Ginevra. “Sono orgoglioso di tornare a rappresentare l’Italia. Domani sarò spontaneo e non avrò difficoltà a difendere il progetto italiano perché è di qualità.” L’ex-giocatore si augura un successo: “sarebbe ora di rifare gli stadi”. Non sa se la sua collaborazione continuerà con la Federcalcio: “é un’ipotesi, però al momento non vi è nulla di concerto.” L’ex-capitano della nazionale ha anche parlato brevemente degli azzurri. “Si vede che si tratta di una squadra. Una squadra solida”. Tornando a Euro 2016, quando a decidere sono 13 persone (tanti i membri del comitato esecutivo autorizzati a votare), può succedere di tutto. La sensazione è comunque che la Francia parta coi favori del pronostico. Non per nulla, l’Eliseo ha ufficializzato la presenza del presidente della repubblica Nicolas Sarkozy domani alla cerimonia di assegnazione. Dovrebbe esserci anche il presidente turco, Abdullah Gl, anche se l’Uefa non ha confermato. La delegazione italiana, oltre ad Abete e Maldini, sarà composta da Rocco Crimi (sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport), i vice-presidenti Figc Demetrio Albertini, Mario Macalli e Carlo Tavecchio, il direttore generale Antonello Valentini, il project manager Michele Uva, nonché il responsabile delle relazioni internazionali Sergio Di Cesare. Laura Esposito sarà la presentatrice dell’ultimo esposto italiano, domattina. Dalle 9,30 infatti i tre candidati avranno un’ultima chance di difendere il proprio dossier davanti a comitato esecutivo e giornalisti per circa mezz’ora ognuno. Comincerà la Turchia, poi l’Italia e la Francia. Dalle 11,45 cominceranno delibera e voto dell’esecutivo. Voteranno Geoffrey Thompson (Inghilterra, presidente della riunione), Angel Maria Villar Llona (Spagna), Marios Lefkaritis (Cipro), Joseph Mifsud (Malta), Allan Hansen (Danimarca), Frantisek Laurinec (Slovacchia), Avraham Luzon (Israele), Gilberto Madail (Portogallo), Mircea Sandu (Romania), Gregoriy Surkis (Ucraina), Michael van Praag (Olanda), Liutauras Varanavicius (Lituania) e Theo Zwanziger (Germania). La procedura prevede due turni. Al primo, ogni membro stilerà una classifica. Il candidato preferito riceverà cinque punti, il secondo due ed il terzo uno. Il paese con il minor numero di punti verrà escluso. In caso di parità di punti fra secondo e terzo classificato, si procederà ad un ballottaggio. Se persiste la parità, il voto del presidente della riunione, l’inglese Thompson, quindi, sarà decisivo. Al secondo turno, ogni membro esprimerà una preferenza secca. In caso di parità, ancora una volta decisiva la scelta di Thompson. Il nome dell’organizzatore dell’Europeo 2016 dovrebbe essere annunciato alle ore 13.