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Europa League, Udinese. Guidolin orgoglioso di essre agli ottavi

di Emiliano Condò |7 Marzo 2012 21:08

UDINE, 7 MAR – Sfatato il tabu' di Salonicco, domani sera l'Udinese di Francesco Guidolin e' chiamata a invertire le statistiche, quelle che la vedono sempre soccombere contro le olandesi. L'ostacolo da superare si chiama Az Alkmaar. L' obiettivo sono i quarti di finale di Europa League.

''Siamo qui, agli ottavi di finale, con orgoglio – ha affermato il tecnico bianconero nella consueta conferenza stampa della vigilia, tenuta questa sera in Olanda, subito dopo l'arrivo del club con un volo per Amsterdam – Ci teniamo a fare bene. Le difficolta' in trasferta? Non siamo il Barcellona, siamo l'Udinese. Abbiamo i nostri pregi e le nostre difficolta'. Non sono d'accordo con il discorso che le italiane soffrono le squadre di una certa nazionalita'. E' una questione piu' generale''. ''Non conosco molto il calcio olandese, ma ho studiato bene l'AZ. E' una buona squadra, e' prima in classifica – ha proseguito il tecnico – Non so se soffriremo il calcio sulle fasce delle squadre olandesi, come ha detto Moisander ieri. So che dovremo stare attenti soprattutto alla loro velocita'. Sono veloci e ben organizzati''. ''Firmare un pari con gol per domani? Dobbiamo fare bene. La partita sara' fondamentale per la qualificazione'', sottolinea.

Infine, una battuta sulla presenza di Toto' Di Natale, spesso in dubbio in Europa. ''E' una mia scelta – ha spiegato – Ha bisogno di recuperare, non regge tre partite a settimana. Puo' anche entrare a gara in corso e cambiarla''. Intanto, oggi il capitano era al fianco dell'allenatore per l'incontro con i giornalisti. ''Domani affrontiamo una grandissima squadra, dobbiamo restare concentrati. Non conosco nessun giocatore dell' Az in particolare; abbiamo studiato il loro collettivo e se sono primi in classifica un motivo c'e''', ha aggiunto, rassicurando sulle sue condizioni: ''Ora sto meglio. So che devo convivere con il dolore. Ho provato a giocare a Bologna ed e' andata bene. E' giusto quello che dice il mister, tre partite a settimana sono tante a 34 anni. C'e' bisogno di tutti. Non so se giochero' o entrero', anzi spero di non entrare perche' vorrebbe dire che per noi stara' andando bene. Quello che conta e' continuare ad andare avanti''.

Poi, la volonta' di rimanere a Udine. ''E' una scelta di vita. E' da 20 anni che la societa', con la famiglia Pozzo, ottiene grandissimi risultati e porta in alto l'Udinese. Con questa maglia ho giocato due volte la Champions, 3-4 la Uefa. La Nazionale? L'Europeo sarebbe un sogno, ma adesso non ci penso. Mancano attaccanti come Cassano o Rossi, ma ce ne sono tanti altri fortissimi''.

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