F1: Gb; Alonso in pista con la ferrari 375 di gonzalez

SILVERSTONE, 10 LUG – A sessant'anni di distanza dalla vittoria conquistata il 14 luglio 1951 da Jose Froilan Gonzalez nel Gp di Gran Bretagna, la 375 F1 e' tornata in pista a Silverstone. Dopo una sessione foto e video con Stefano Domenicali e Fernando Alonso e Felipe Massa, ha girato di nuovo sul tracciato della prima vittoria delle 215 vinte da Maranello, guidata dallo spagnolo. Fra quattro giorni Pepe Gonzalez, 89 anni, sara' festeggiato a Buenos Aires dal Ferrari Club Argentino. Ferrari.com intanto lo ha intervistato.
Quali sono i suoi ricordi di quel giorno a Silverstone? ''Ero molto nervoso prima della partenza. Fangio mi aveva detto che per lui avremmo vinto e sapevo che ne avevamo la possibilita'. C'erano quattro macchine in prima fila: le due Alfa di Fangio e Farina, la Ferrari di Ascari e la mia 375 F1. Tutti e quattro facemmo pattinare le ruote al via e quelli in seconda fila ci superarono facilmente, tanto che mi ritrovai quarto alla prima curva e dietro di me c'erano Fangio e Ascari. Poi superai in successione Villoresi, Bonetto e Sanesi e, al termine del secondo giro, ero in testa. Pero' Fangio mi era immediatamente alle spalle e poi mi supero'. Non mi persi d'animo perche' sapevo che Juan doveva fermarsi prima o poi per il rifornimento della benzina mentre io forse non avrei dovuto farlo e cosi' gli sono rimasto vicino per una trentina di giri. Quando Juan si fermo' lo passai. Nel box della Ferrari erano preoccupati che potessi finire la benzina cosi' a un certo punto mi richiamarono dentro e mi misero 20 litri nel serbatoio: riuscii comunque a rientrare in pista con piu' di 50 secondi di vantaggio su Fangio e, nel finale, non spinsi piu' di tanto fino al traguardo e vinsi la gara''.

Che cosa significa per lei essere stato il primo a vincere un Gran Premio per la Ferrari ed essere cosi' parte integrante del mito del Cavallino Rampante? ''Mi resi conto di che cosa voleva davvero dire aver vinto quella corsa soltanto il mercoledi' successivo, quando incontrai a Maranello Don Enzo: nel suo ufficio c'era una grande foto della vittoria messa dietro la scrivania! Mi chiese di firmarla e di raccontargli ogni minimo dettaglio della corsa e poi mi regalo' un orologio d'oro con il Cavallino Rampante nel quadrante. Solo tre giorni dopo capii davvero che era stato una vittoria particolare''. Che cosa rappresenta per lei la Ferrari? Continua ad esserne un tifoso? ''Ferrari e' il massimo nell'automobilismo. Per me e' sempre stato un motivo d'orgoglio essere riuscito a conquistare quella prima vittoria, soprattutto considerando quello che la Marca e' riuscita a fare in questi sessant'anni in tutto il mondo''. Le piace la F1 di oggi? ''Si', ci sono grandissimi piloti, anche se tutto e' molto differente rispetto alla mia epoca. Vedo sempre ogni Gp alla televisione''.

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