Fenomeno Djokovic, 36 anni vince il Torneo di Parigi Bercy per la settima volta: ora a Torino per le Finals

Novak Djokovic, 36 anni, ha vinto per la settima volta  il prestigioso torneo di Parigi-Bercy battendo in finale il bulgaro Dimitrov in due comodi set (6-4, 6-3).

Pratica sbrigata in un’ora e mezza. Troppa la differenza tra i due finalisti. Alla  premiazione Djokovic ha ringraziato pubblico, stampa,fotografi e persino i raccattapalle (“Siete i più bravi del mondo”). Standing ovation.

PARTITA A SENSO UNICO
Campo centrale, tutto esaurito, grande atmosfera. Partenza soft di Djokovic, 8 errori in 20’. Ma Dimitrov c’è, fa del suo meglio, mette in vetrina un buon servizio, risponde senza complessi al serbo, ma dopo mezz’ora ha un piccolo calo ma regge bene.

E dopo 43’ Sua Maestà conduce 5-4. Nono game spettacolo (33 colpi). Primo set chiuso in 51’  con applausi (6-4). Secondo set: ottima partenza del bulgaro. La prima ora di gioco e’ scollinata con un game a testa. Djokovic forse sottovaluta l’opera di difesa di Dimitrov.

Il serbo si accorge  della stanchezza di Dimitrov, alza il ritmo, si fa più preciso, affonda i colpi e chiude la pratica in 1h 37’ con un eloquente  6-3. Il pubblico rende omaggio allo sconfitto con il lungo applauso e giusti cori. Dimitrov si abbandona al pianto e Djokovic lo raggiunge alla panchina consolandolo con frasi di circostanza.

FENOMENO NOLE
Al netto del trionfo di Bercy è il caso sottolineare i numeri del serbo che a 36 anni detta ancora legge. È arrivato in finale a Parigi per la nona volta  – battuto in semifinale Rublev in strepitosa rimonta – centrando il 40esimo Masters 1000 e conquistando la finale con il gigante bulgaro Grigor Dimitrov , 32 anni,n.17 del ranking mondiale (ultimo titolo vinto risale al 2017, Finals Londra).

Djokovic è arrivato dopo tre giorni parigini molto dispendiosi: è rimasto in campo la bellezza di 8 ore e 34 minuti; e questo tempo, inaspettato, ha probabilmente inciso sulla sua tabella di marcia chiaramente tarata verso le Finals di Torino (12-19 novembre) e poi la Coppa Davis. Dunque si ipotizza che Nole non sia al suo massimo. E come osserva Paolo Bertolucci “è destinato a crescere ancora”.

IN TESTA AGLI 8 FINALISTI DI TORINO
Ufficiale la lista degli otto qualificati alle Finals. In cima al gruppo dei “magnifici 8” c’è naturalmente Djokovic seguito dallo spagnolo Alcaraz (i due fenomeni andranno in gruppi diversi). Terzo qualificato il russo Medvedev, quarto l’azzurro Jannik Sinner.

A seguire il russo Rublev (5), il greco Tsitsipas (6), il tedesco Zverev (7) e il danese Rune (8). Giovedi 9 ci sarà il sorteggio diviso per fasce e conosceremo la composizione dei due gironi. Djokovic è il favorito del torneo, insegue il suo settimo trionfo alle Finals. Occhio però: ad eccezione di Alcaraz (fascite plantare) stanno tutti bene. Lo spettacolo è garantito.

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Marco Benedetto