PESCARA – Niente più biglietti gratis ai politici. Dopo la Firorentina anche il Pescara vara l’austerity del calcio. E adesso di vedrà se l’esempio sarà seguito da altri club.
Il 21 agosto il club abruzzese ha tagliato i 150 biglietti omaggio per il prossimo campionato prima destinati ai politici. E il 23 agosto per assistere a Pescara-Inter assessori, consiglieri comunali e parlamentari locali dovranno pagare dai 90 ai 160 euro se vorranno continuare a sedersi in tribuna.
La decisione ha fatto scattare la minaccia della “casta”: “La società paghi il suolo pubblico”. E la denuncia che il club voglia anche ridurre da 100a 25 i posti riservati ai disabili”.
Prima del Pescara era stata la Fiorentina a restringere i benefit solo agli “aventi diritto per legge o convenzioni, come istituzioni e forze dell’ordine”. In questo modo, secondo i Della Valle, si voleva “sviluppare una politica in grado di garantire un maggior afflusso di appassionati allo stadio, anche con tariffe agevolate e promozioni”.
La stessa filosofia enunciata dall’americano Thomas DiBenedetto: “In America i posti migliori sono venduti a prezzi più cari. Lo status symbol non è essere in tribuna gratis, ma comprarsi il biglietto”.
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