Per la Football Associaton inglese Cellino non può acquistare il Leeds: lui fa ricorso

Per la Football Associaton inglese Cellino non può acquistare il Leeds
Massimo Cellino (LaPresse)

LONDRA  – Massimo Cellino non ci sta e la sua risposta, alla secca bocciatura della Football Association che lo ha ritenuto “non idoneo” a guidare un club inglese, non si è fatta attendere. Su consiglio dei suoi legali il patron del Cagliari presenterà appello “per far valere le sue ragioni di diritto, morali e per mantenere gli impegni presi con i tifosi, pur essendo molto dispiaciuto e provato”.

Nel tardo pomeriggio alla Bbc Cellino ha spiegato che il “Leeds ha bisogno di aiuto, sangue e denaro”. E che, insomma il club non può aspettare. Cellino ha detto di sentirsi molto imbarazzato dalla situazione e ha ribadito di non essere andato a Leeds per fare qualcosa di male. Cellino ha anche confermato alla Bbc di aver anticipato del denaro per la sua avventura inglese, ma ha anche spiegato di essere preoccupato non per i soldi, ma per il futuro del club. Tuttavia la sentenza emessa dalla commissione incaricata di dare il via-libera al takeover del patron del Cagliari, è unanime quanto dura, ma non del tutto a sorpresa.

Un’acquisizione che risale ormai al primo febbraio, ma che ha richiesto un supplemento di verifiche dopo che lo scorso 17 marzo Cellino è stato condannato a corrispondere una sanzione di 600mila euro per il mancato pagamento dell’Iva e dei dazi doganali su una barca a vela acquistata negli Stati Uniti. Una condanna di fronte alla quale la Football League ha assunto la massima rigidezza, “inabilitando” Cellino ad acquistare il Leeds, club che milita in Championship, la seconda divisione inglese. Così dopo aver visto la sua barca sequestrata dalle forze dell’ordine, Cellino ora deve rinunciare anche alla possibilità di sbarcare nel football d’Oltremanica: non ha ottenuto quella idoneità necessaria a qualsiasi imprenditore per acquistare quote superiori al 30% di un club inglese.

“Il Consiglio della Football League ha stabilito all’unanimità che la sentenza della Corte italiana costituisce una condizione di esclusione sulla base dei regolamenti”, si legge in un comunicato. Che aggiunge “Cellino è stato condannato per un reato che riguarda atti che potrebbero ragionevolmente essere considerati disonesti”. L’interessamento al Leeds di Cellino risale a diversi mesi fa, ma pareva essersi finalmente concretizzato a fine gennaio quando – tramite la Eleonora Sport (di cui l’imprenditore italiano detiene il 10% delle quote) – aveva acquistato il 75% del pacchetto azionario per 12 milioni di euro. Soldi che gli verranno restituiti se deciderà di non presentare ricorso. Due settimane fa in un’intervista al Guardian aveva dichiarato di sentirsi “già abbastanza offeso” per le lungaggini della commissione federale. “Se non mi vogliono, me lo dicano e andrò via silenziosamente così come sono arrivato. Sono troppo vecchio per combattere delle guerre che non mi appartengono”, le parole di Cellino. Oggi, nonostante il ricorso presentato dal n.1 del Cagliari, potrebbe essere stata scritta la parola fine alle sue ambizioni inglesi. .

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