Champions League, Psg-Chelsea 3-1 e Real Madrid-Borussia Dortmund 3-0

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2014 - 23:03 OLTRE 6 MESI FA
Psg-Chelsea, Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

Psg-Chelsea, Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

ROMA – Champions League: Psg-Chelsea 3-1 e Real Madrid-Borussia Dortmund 3-0 nell’andata dei quarti di finale.

Risultati e marcatori.

PSG-CHELSEA 3-1 Lavezzi 4′, Hazard 27′, autogol Luiz 61′ e Pastore 93′  

Serata Champions nel segno di Real Madrid e Paris Saint Germain che, nell’andata dei quarti di finale, battono rispettivamente Borussia Dortmund e Chelsea.

Ma, se le merengues possono già sentirsi in semifinale grazie al sonante 3-0 calato al Santiago Bernabeu, Ibrahimovic (fermato nella ripresa da un problema muscolare) e compagni non possono ritenersi del tutto al sicuro dopo il 3-1 conquistato in casa che dovranno difendere a Londra nella tana di Mourinho. Importante la magia finale dell’ex Palermo Pastore che manda in estasi la formazione francese.

Al Parco dei Principi la prima frazione tra Psg e Chelsea si chiude in parità: al gol di Lavezzi dopo solo 4′ minuti, ha risposto Hazard che al 27′ pareggia i conti su rigore.

Nel primo tempo grande avvio dei padroni di casa, che però dopo il vantaggio arretrano il proprio baricentro, permettendo ai Blues di imporre il proprio gioco e trovare il pari.

Nel finale la squadra di Mourinho sfiora il vantaggio ancora con il fantasista belga, che vede il suo sinistro ribattuto dal palo. Nella ripresa a spezzare l’equilibrio arriva l’autogol di David Luiz (Chelsea).

Bellissimo il cross tagliato del Pocho Lavezzi, che finisce nell’area piccola dei Blues senza che nessuno riesca ad intervenire, sulla sfera destinata in rete sul secondo palo, interviene David Luiz che però nel tentativo di liberare calcia dentro la propria porta.

I transalpini non sono sazi e continuano a spingere conquistando il definitivo 3-1 grazie a un’autentica magia di Pastore, che lancia i suoi realizzando di sinistro, dopo una serpentina da urlo.

Match a senso unico, invece, al Bernabeu dove nei primi trenta minuti c’e’ una sola squadra in campo, il Real, che ha saputo concretizzare la sua superiorità realizzando due reti.

La squadra allenata da Carlo Ancelotti conduce con merito per 2-0 al termine del primo tempo: la rete in apertura di Bale, dopo una bella azione corale iniziata con Benzema e passata dai piedi di Daniel Carvajal, e quella di Isco dopo il pressing di Xabi Alonso decidono il punteggio.

Il Borussia esce solo nel finale di primo tempo, ma occasioni vere e proprie non ne costruisce. Nel secondo tempo non cambia la musica: arriva anche la firma del Pallone d’Oro portoghese Cristiano Ronaldo, servito in area in maniera perfetta da Luka Modric.

Il lusitano salta in dribbling Roman Weidenfeller in uscita e mette in rete realizzando il 14esimo gol in questa edizione della Champions League, il 45esimo totale della sua stagione, portando i suoi praticamente già in semifinale.

PSG (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Verratti, Thiago Motta, Matuidi; Cavani, Ibrahimovic, Lavezzi. All.: Blanc

CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Terry, Cahill, Azpilicueta; Lampard, Mikel; Oscar, Willian, Hazard; Torres. All.: Mourinho

REAL MADRID-BORUSSIA DORTMUND 3-0 Bale 3′, Isco 28′, Cristiano Ronaldo 58′ 

Il Real Madrid vede la semifinale di Champions League. La squadra di Ancelotti travolge il Borussia Dortmund 3-0 al ‘Bernabeu’ gettando una seria ipoteca per il passaggio del turno. I Blancos si vendicano dei gialloneri che nella scorsa edizione li eliminarono in semifinale. Bale, Isco e il solito Ronaldo sono le firme della serata magica dei madrileni, apparsi decisamente superiori ai tedeschi che forse però avrebbero meritato un passivo meno pesante viste le chance sprecate. In ogni caso per ribaltare la situazione la squadra di Klopp, orfana di Lewandoski e a centrocampo di Gundogan, dovrà fare l’impresa al ritorno a Dortmund.

Bastano quattro minuti per dare inizio al Real show. Servito da Carvajal, Bale resiste in area e con la punta batte Weindenfeller portando i madrileni in vantaggio. Il portiere tedesco ha quindi il suo da fare per respingere due tentativi di Cristiano Ronaldo, subito in partita. Il Borussia prova ad allentare la pressione dei Blancos con un’acrobazia di Aubameyang e una conclusione dalla distanza di Sahin, sulla quale Casillas è attento. Ma il Real è incontenibilmente padrone del campo e al 27′ i tempi sono già maturi per il raddoppio, firmato da un grandissimo spunto di Isco. La serata si conferma impegnativa per Weindefeller, che si supera nella punizione dai 25 metri di Bale. Anche Benzema vuole mettere la sua firma nel tabellino e ci prova di testa, su cross di Carvajal. Nella ripresa subito minaccioso Bale che tenta l’esterno mancino, respinge Weidenfeller. Poco dopo fiammata del Dortmund con Aubameyang, servito da Reus: il suo tiro si spegne a lato ma la soluzione migliore era l’appoggio a Grosskreutz.

I gialloneri sembrano più sciolti rispetto al primo tempo ma al 12′ la squadra di Ancelotti mette fine ai giochi. A far esultare il Bernabeu stavolta è Ronaldo, che approfitta di un errore in disimpegno dei tedeschi e viene lanciato in profondità da Modric: messo a sedere Weidenfeller, insacca per il 3-0.  Per CR7, 14 gol in Champions: eguagliato primato di Altafini, Van Nistelrooy e Altafini. I gialloneri provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Gli spagnoli, insaziabili, sfiorano il poker con una gran conclusione dal limite di Benzema: Weidenfeller alza in corner con un gran riflesso. Con la vittoria ormai in tasca Ancelotti può permettersi di richiamare in panchina Ronaldo, che accusa degli acciacchi. L’attacco del Real però resta pericolosissimo e a testimoniarlo ci pensa Bale con una micidiale accelerazione: il gallese brucia Hummels, entra in area ma non trova lo specchio. Il quarto gol non arriva ma ai madrileni basta e avanza così.

REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal, Ramos, Pepe, Coentrao; Di Maria, Alonso, Modric; Bale, Benzema, Ronaldo. All. Ancelotti

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Hummels, Sokratis, Durm; Sahin, Kehl; Aubameyang, Mkhitaryan, Grosskreutz; Reus. All. Klopp

I quarti di finale già disputati.

Le partite d’andata dei quarti della Champions finiscono con due pareggi per 1-1: il Manchester United fa passare un brutto quarto d’ora ai campioni del mondo e d’Europa del Bayern Monaco (che nel finale perde anche Schweinsteiger, espulso dopo due gialli), prima di essere raggiunto, ma non superato, nella bolgia dell’Old Trafford.

Il difensore serbo Nemanja Vidic, futuro interista, porta in vantaggio i ‘Red devils’, dopo 13′ della ripresa, con un bel colpo di testa su angolo battuto da sinistra. Schweinsteiger pareggia i conti al 21′, regalando ai suoi un leggero vantaggio in vista del ritorno. A cambiare il volto del match è stato, nella ripresa, l’ingresso di Mandzukic al posto del ‘falso nueve’ (Guardiola non si smentisce…) Thomas Mueller.

In caso di 0-0 (ipotesi assai improbabile) all’Allianz Arena, infatti, passano gli uomini guidati da Guardiola, che forse hanno sottovalutato la trasferta al di là della Manica. Nel dopo-partita Moyes ha detto di aver visto il miglior United della stagione, e non gli si può dare torto. Spettacolo di altissimo livello al Camp Nou, dove il ruvido e ben organizzato Atletico Madrid ha costretto il Barcellona di un superlativo Iniesta a non andare oltre l’1-1.

I ‘colchoneros’ sono passati in vantaggio all’11’ del secondo tempo, con un gol formidabile – tiro dalla lunga distanza che s’insacca sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Pinto – dell’ex juventino Diego Ribas. La squadra di Simeone riesce ad arginare il Barca solo in parte, e Neymar infatti pareggia su assist ‘al bacio’ di Iniesta. Al resto pensa Courtois, giovane portiere belga di proprietà del Chelsea che, in almeno quattro occasioni, evita all’Atletico il raddoppio blaugrana (l’ultimo volo per fermare una punizione di Messi è un capolavoro di acrobazia e colpo d’occhio).

In avvio di partita si ferma Piquè, per un problema al bacino, dopo una rovinosa caduta sul terreno di gioco, ma l’Atletico pareggia i conti, rinunciando a Diego Costa, sceso in campo non al massimo per un problema al ginocchio e costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare. Entrambi potrebbero saltare le sfide-bis, in programma mercoledì prossimo, a Monaco di Baviera e Madrid.