Europa League: Fiorentina qualificata (2-1 Pandurii), Lazio quasi (2-1 Apollon)

Formazioni Europa League: Lazio-Apollon e Pandurii-Fiorentina in campo. Vladimir Petkovic nella foto LaPresse
Formazioni Europa League: Lazio-Apollon e Pandurii-Fiorentina in campo. Vladimir Petkovic nella foto LaPresse

ROMA – Giovedì ricco di soddisfazioni per le squadre italiane impegnate in Europa League. 

La Fiorentina ha vinto 2-1 in rimonta sul campo del Pandurii e ha ottenuto la qualificazione per la fase ad eliminazione diretta.

La Lazio ha vinto 2-1 contro l’Apollon ed è ad un passo dalla qualificazione alla fase finale di Europa League.

I biancocelesti sono secondi in classifica a meno due dal Trabzonspor ed a più 4 sull’Apollon ed a più 8 sul Legio Varsavia.

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PANDURII-FIORENTINA 1-2, gol: De Oliveira 32′, Matos 85′ e Borja Valero 92′    

Quando sembrava destinata a subire la prima sconfitta in Europa League dopo tre successi di fila la Fiorentina è riuscita negli ultimi dei minuti della partita a ribaltarla e a battere il Pandurii con i gol di Matos e Borja Valero e gli assist di Cuadrado.

Una vittoria che vale la qualificazione ai sedicesimi della competizione con due turni di anticipo e mantiene i viola in testa al proprio girone a punteggio pieno.

E’ successo tutto nel finale: all’86’ il ventenne attaccante brasiliano Matos ha spedito in rete, con un tocco rapinoso, un preciso passaggio del colombiano tornato al suo ruolo naturale, e non contenta di aver acciuffato il pari quando la gara pareva compromessa e segnata dalla prodezza realizzata da Pereira nel primo tempo, una semirovesciata spettacolare che aveva trafitto l’esordiente Munua, la Fiorentina ha trovato la forza di rimontare e vincere.

E’ stato Borja Valero, entrato a inizio ripresa, già a segno sabato scorso a San Siro contro il Milan, a trafiggere Mingote (protagonista di ottimi interventi) sempre su assist di Cuadrado. Comprensibile la soddisfazione di Montella e delle centinaia di tifosi al seguito della squadra:

anche quando non brilla, anche quando fatica, anche quando è in emergenza (tra i viola mancavano Rossi, Pizarro, Ambrosini, Gomez) questa Fiorentina non tradisce mai. Lo svantaggio subito al 32′ del primo tempo, dopo un buon approccio al match e un fallo di Christiu su Iakovenko che avrebbe meritato il rosso, ha complicato più del previsto la serata dei viola che a quel punto hanno iniziato ad attaccare a testa bassa ma finendo per trovare spesso un muro e concedere contropiedi pericolosi agli avversari che in più di un’occasione hanno sfiorato il raddoppio.

Insomma, la partita pareva stregata per la Fiorentina anche dopo l’ingresso di Ilicic dopo 40 giorni di stop. Poi però, nel finale la squadra di Montella ha trovato i guizzi vincenti. A conferma di tenere e onorare davvero questa competizione.

Pandurii (4-2-3-1): Stanca; Ungurusan, Erico, Christou, Momcilovic; Breeveld, Anton; Buleica, Eric Pereira, Distefano; dos Santos. All: Pustai. A disp: Mingote, Sipo, Mamele, Cristea, Adrovic, Nicoara, Cicur.

Fiorentina (4-3-3): Munua; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Compper, Alonso; Cuadrado, Aquilani, Mati Fernandez; Joaquin, Matos, Iakovenko. All: Montella. A disp: Neto, Savic, Pasqual, Tomovic, Borja Valero, Capezzi, Ilicic.

LAZIO-APOLLON 2-1, gol: Sergio Floccari 14′ e 36′, Papoulis 39′  

Una doppietta di Floccari rilancia la Lazio in Europa League e allontana per il momento gli spettri dalla panchina di Vladimir Petkovic, ma la vittoria per 2-1 sui ciprioti dell’Apollon Limassol non da’ ancora risposte rassicuranti sullo stato di salute dei biancocelesti. Il tecnico di Sarajevo voleva stasera “18 guerrieri in campo” ma solo una parte della sua truppa ha risposto all’appello, contro un avversario che per tecnica e solidità avrebbe consentito di far vedere ben altro.

La vittoria risulta comunque quasi decisiva per superare la fase a gironi del torneo, dato che la Lazio è seconda nel girone J con 8 punti, alle spalle dei turchi del Trabzonspor che sono a quota 11 dopo il successo di stasera a Varsavia, mentre il Limassol è fermo a 4 e il Legia a 0. In uno stadio Olimpico semivuoto per la chiusura della curva Nord a causa dei cori razzisti nella partita contro il Legia, a brillare tra i giocatori di casa sono stati soprattutto il giovane Keita, Floccari e, nel primo tempo, Candreva, mentre Hernanes, schierato in mediana a fianco di Onazi ha faticato più del dovuto nella costruzione del gioco davanti ad una linea difensiva apparsa come al solito poco lucida. L’esordio tra i pali di Berisha al posto dell’esperto Marchetti ha fatto correre qualche brivido di troppo nella prima parte di gara, ma il portiere albanese ha però al suo attivo anche una parata decisiva nella ripresa, che ha salvato il 2-1.

Per fortuna della Lazio e del suo tecnico, Keità in serata sì ha trovato presto una buona intesa con l’unica punta biancoceleste, Floccari, che non ha mancato le occasioni nate dal piede del senegalese naturalizzato spagnolo. Al 14′ del primo tempo, un’azione insistita dalla sinistra di Keità ha fatto scaturire un assist che il n.99 ha capitalizzato battendo Bruno Vale di precisione. Al 37′, su corner del giovane attaccante, Floccari ha anticipato il suo controllore e raddoppiato di testa. Neanche il tempo di gioire e la Lazio ha dovuto fare i conti con la sua spensieratezza difensiva:

l’argentino Sangoy ha pescato in area Papoluis e uno dei tre ciprioti nella formazione multietnica guidata da Christoforou ha battuto Berisha con un preciso diagonale di destro, per la felicità dei numerosi e rumorosi tifosi ospiti. Chiuso il primo tempo in vantaggio, la Lazio ha sfiorato due volte il raddoppio a inizio ripresa con Keità e Floccari, rischiando però di subire il pari al 25′ ancora da parte da Papoulis, sfuggito ad un appena entrato e ancora spaesato Novaretti. Forse stanca o timorosa, la Lazio nel finale ha ballato ancora e l’innesto di Ledesma al posto di Ederson non ha aumentato il filtro a centrocampo. Nel finale, Petkovic ha fatto uscire Keità per una meritata passerella di applausi. Forse ora il giovane attaccante troverà più spazio anche in campionato.

LAZIO (4-2-3-1): Berisha; Cavanda, Cana, Ciani, Konko; Onazi, Hernanes; Candreva, Ederson, Keita; Floccari. Allenatore: Petkovic. A disposizione: Marchetti, Novaretti, Crecco, Gonzalez, Ledesma, Klose, Perea.

APOLLON LIMASSOL (4-2-3-1): Bruno Vale; Vasiliou, Merkis, Karipidis, Stylianou; Hamdani, Gullon; Meriem, Sangoy, Papoulis; Roberto. Allenatore: Christoforou. A disposizione: Hidi, Grigorie, Dananae, Charalambous, Català, Haber, Konstantinou.

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