Serie A: Inter sorpassa il Verona (4-2), Sampdoria ok con l’Atalanta (1-0)

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 26 Ottobre 2013 - 23:04 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Anticipi della nona giornata di Serie AL’Inter ha vinto 4-2 contro il Verona e lo ha sorpassato in classifica (18 punti contro 16). La Sampdoria si è aggiudicata la sfida salvezza contro l’Atalanta per 1-0.

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INTER-VERONA 4-2, gol: Jonathan 10′, Rodrigo Palacio 11′, Martinho 32′, Cambiasso 38′, Rolando 56′ e Romulo 71′    

Poker dell’Inter al Verona e quarto posto per la squadra di Walter Mazzarri. I nerazzurri vincono 4-2 grazie ad una buona prestazione e ad un eccezionale Palacio.

Qualche pecca difensiva ha offuscato una serata quasi perfetta contro un avversario capace di reagire troppo tardi. Non è bastata la grinta di Toni, autore di due assist, per salvare la formazione di Mandorlini.

In un clima vagamente surreale, con la protesta della Curva Nord, Walter Mazzarri conferma il 3-5-1-1 e lancia Kovacic trequartista con Alvarez a centrocampo, escludendo nuovamente Samuel nel reparto difensivo presidiato da Rolando, Ranocchia e Juan Jesus. Tra i pali Carrizo sostituisce lo squalificato Handanovic.

Nel Verona la sorpresa riguarda l’attacco, dove Martinho viene preferito a Gomez. La partita si apre con gli ultras che restano in silenzio e non espongono striscioni a sostegno della propria squadra. Solo uno contro le nuove norme su razzismo e discriminazione territoriale, in particolare sulla possibile chiusura di alcuni settori dello stadio:

”Il progetto è chiaro: ci volete come non saremo mai… Così, seduti ed in silenzio”. I tifosi vogliono dimostrare come sia impossibile attuare le nuove regole, definite una ”farsa ridicola”.

Infatti dividono in due la Curva Nord: da una parte quello che si può fare e dall’altra quello che non si può fare. I cori contro Milano si alternano a quelli contro Napoli e i napoletani. Alla fine la domanda: ”Adesso quale parte della Curva pensate di chiudere?”.

La protesta si chiude con l’ultimo striscione rivolto alla Federcalcio: ”Il calcio è passione, i tifosi la sua anima. Figc basta stupidi pretesti. Se volete continuare a svuotare gli stadi fatelo pure ma senza menzogne”.

La tensione si scioglie grazie ai gol di Jonathan e Palacio, entrambi a segno su azione da calcio d’angolo nel giro di tre minuti: al 9′ il brasiliano gira a rete alle spalle di Rafael con la deviazione decisiva di Moras, al 12′ Palacio raddoppia grazie ad un rimpallo fortunato dopo un tiro di Guarin.

E’ chiara la sofferenza sulle palle inattive del Verona che a San Siro disputa forse la sua peggior partita della stagione. I gialloblu perdono molti palloni nella propria metà campo azionando il contropiede avversario, più volte condotto da un Guarin in grande spolvero. Al 31′ è proprio il colombiano a tagliare in due la difesa degli ospiti ma l’ultimo passaggio verso Palacio avviene con un attimo di ritardo e l’argentino si fa cogliere in fuorigioco. Martinho sfrutta un errore di Juan Jesus e punisce l’Inter un minuto più tardi dopo una bella sponda di Toni nell’area avversaria, in una delle rare occasioni create dalla squadra di Mandorlini.

La gioia dei veronesi dura poco, perché al 38′ Nagatomo colpisce il palo con una bella conclusione a girare e sulla ribattuta Cambiasso firma il 3-1 con la collaborazione di Palacio. Il capitano dell’Inter festeggia dedicando il gol a Cordoba, ricoverato in ospedale la scorsa settimana per una peritonite.

Nella ripresa il copione non cambia e il Verona continua a soffrire. Rafael scongiura momentaneamente un passivo più pesante opponendosi alla conclusione dal limite di Guarin, mentre Palacio viene fermato dall’arbitro per fuorigioco quando è solo davanti al portiere. L’argentino rimedia anche un’ammonizione perché non sente il fischio e calcia a rete.

L’appuntamento con il gol è solo rimandato perché all’11’ Rolando firma il primo gol in Serie A, il terzo della serata su azione da calcio d’angolo, dopo un tocco in area di un eccellente Palacio. Sul 4-1 Mazzarri inserisce Kuzmanovic e Belfodil per ‘risparmiare’ Cambiasso e Palacio.

La partita sembra ormai senza storia, l’Inter però si distrae un po’ troppo e presta il fianco al ritorno dell’avversario che segna con Romulo al 26′: secondo assist della serata di Toni e gol di sinistro del brasiliano. Lo stesso centrocampista fallisce il possibile 4-3 dall’interno dell’area e al 31′ Toni viene fermato dall’arbitro per un presunto fallo prima di concludere a rete.

L’attaccante del Verona continua a stupire per grinta e continuità di rendimento, confermandosi un pilastro della formazione veneta che chiude in avanti ma non riesce ad accorciare ulteriormente le distanze. L’Inter regala così a Thohir la prima vittoria del nuovo corso.

L’indonesiano è atteso a San Siro per la partita del 9 novembre contro il Livorno per vedere la propria squadra dal vivo e presentarsi al pubblico nerazzurro.

Massimo Moratti vuole consegnare al successore una squadra in buona salute e in piena corsa per il podio del campionato. All’indonesiano spetterà il compito a gennaio di completare la rosa con qualche colpo di prestigio e preparare la squadra per l’Europa.

Inter (3-5-1-1): Carrizo; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Alvarez; Palacio. All. Mazzarri

HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Donati, Jorginho; Iturbe, Toni, Martinho. All. Mandorlini

Arbitro: Celi di Campobasso.

SAMPDORIA-ATALANTA 1-0, gol: Mustafi 57′   

Primo successo casalingo per la Sampdoria che grazie ad un gol di Mustafi interrompe la striscia positiva di tre vittorie consecutive dell’Atalanta e si rilancia in classifica.

Per i blucerchiati, che devono rinunciare a Krsticic all’ultimo momento è il secondo successo consecutivo dopo quello di Livorno di domenica scorsa. Primo tempo di chiara marca atalantina ma gli uomini di Colantuono non riescono a trasformare una netta supremazia in gol.

Già al 5′ Carmona pericoloso da fuori area ma il tiro termina alto. Al 14′ ci prova Moralez ma la sua deviazione di un cross dalla sinistra è troppo debole. Un tiro di Gabbiadini, peraltro impreciso, interrompe al 32′ la supremazia degli ospiti ma nel finale arrivano ancora due occasioni per i nerazzurri entrambe con Raimondi.

La prima al 41′ con il centrocampista che non sfrutta al meglio un bel passaggio di Moralez, tirando sopra la traversa, la seconda con un colpo di testa che termina sulla traversa. L’intervallo cambia volto alla gara.

Delio Rossi abbandona il 3–4-1–2 iniziale schierando il 4–4-2, sostituendo uno spento Palombo con Gentsoglou e la Sampdoria cresce, imponendo il suo gioco.

Già al 1′ potrebbe passare ma Gabbiadini spreca un perfetto assist di Eder colpendo al volo liberissimo in area ma mettendo a lato. Al 4′ ci prova da fuori Bjarnason, mentre al 10′ è Obiang a sbagliare solo davanti a Consigli, che devia con i piedi in corner. Dalla bandierina però arriva il vantaggio.

Palla in mezzo di Bjarnason, testa di Mustafi e Consigli è battuto. Sul pallone però si lancia Cigarini che colpisce la sfera con un braccio tanto che in un primo tempo Irrati aveva decretato rigore ed espulsione per il centrocampista atalantino. Dopo un rapido consulto con i suoi collaboratori però l’arbitro assegna il gol e si limita ad ammonire Cigarini.

Il vantaggio carica la Sampdoria che si lancia a testa bassa alla ricerca del raddoppio e al 17′ si ritrova in superiorità numerica. Eder s’invola dalla metà campo, Nica interviene da dietro atterrandolo sulla trequarti, per Irrati il fallo da dietro è gioco pericoloso ed estrae direttamente il cartellino rosso tra le proteste dei giocatori di Colantuono.

L’Atalanta in dieci fatica a recuperare e la Sampdoria pur soffrendo riesce a mantenere l’esiguo vantaggio senza però rendersi più pericolosa.

Sampdoria (3-4-1-2): 1 Da Costa, 28 Gastaldello, 17 Palombo, 3 Costa, 29 De Silvestri, 14 Obiang, 10 Kristicic, 20 Barillà, 22 Bjarnason, 11 Gabbiadini, 23 Eder. (30 Fiorillo, 7 Castellini, 44 Fornasier, 21 Soriano, 19 Regini, 33 Gentsoglou, 5 Renan, 6 Rodriguez, 15 Wszolek, 9 Pozzi). All.: D. Rossi. Squalificati: nessuno. Diffidati: Pozzi. Indisponibili: Berardi, Eramo, Gavazzi, Mustafi, Petagna, Salamon, Sansone.

Atalanta (4-4-1-1): 47 Consigli, 6 Bellini, 2 Stendardo, 33 Yepes, 83 Del Grosso, 77 Raimondi, 21 Cigarini, 17 Carmona, 23 Brienza, 11 Moralez, 21 Denis. (37 Sportiello, 4 Scaloni, 13 Canini, 28 Brivio, 93 Nica, 18 Baselli, 90 Kone, 7 Livaja, 89 Marilungo, 91 De Luca). All.: Colantuono. Squalificati: nessuno. Diffidati: Stendardo. Indisponibili: Cazzola, Giorgi, Migliaccio, Bonaventura, Lucchini.

Arbitro: Irrati di Pistoia.

Foto LaPresse.