La Formula 1 torna in pista per la quarta prova (su 23) – domenica 30, GP Azerbaigian, ore 13 – con una certezza in più: il peso politico della Ferrari ha toccato il fondo.
Lo ha certificato in settimana la FIA che ha respinto la richiesta del Cavallino di rivedere la sanzione inflitta a Carlos Sainz per la collisione con la Aston Martin nel turbolento finale del Gran Premio di Australia (2 aprile). La penalità di cinque secondi sul tempo complessivo di gara, era costata allo spagnolo di Maranello il declassamento dal quarto al 12esimo posto nell’ordine di arrivo di Melbourne.
Ha commentato l’esperto Leo Turrini (Sky Sport), una vita a raccontare la Rossa: ”Questa decisione è un danno gravissimo per la Scuderia, tornata con zero punti all’attivo dalla gita in Oceania e per il pilota. La Federazione internazionale dell’automobilismo (FIA) ha ritenuto irrilevanti e insignificanti le ragioni addotte dal Cavallino per giustificare il tentativo di sorpasso operato da Sainz di confronti del connazionale.
“La deposizione di Carlitos e i dati della telemetria presentati dalla Ferrari sono stati giudicati insufficienti, a giudizio dei commissari di gara, per intervenire correggendo il provvedimento preso nella immediatezza dei fatti. Il caso e chiuso”.
Sì, è chiuso, ma resta il grande gelo con i signori di Parigi. Si potrebbe anche chiamare pregiudizio. Diciamo, (forse) più elegantemente, che ha tutta l’aria di essere una “opinione preconcetta”. Comunque un danno certo. Ci sono un paio di precedenti che lo avvalorano.
Entrambi già nel 2019, quando a Vettel fu tolta la vittoria a tavolino per una presunta scorrettezza ai danni di Hamilton. E poi quando lorsignori hanno tolto la vittoria di Leclerc in Austria per consegnarla a Verstappen. La musica non è sempre la stessa: una volta c’era Mattia Binotto, oggi su quella poltrona siede il francese Fred Vasseur. Il risultato è lo stesso.
Ora la parola passa al campo. Cioè sul circuito cittadino di Baku (6.003 metri). Gli ingegneri della Rossa per questa quarta prova hanno sperimentato nuovi assetti al simulatore per avvicinare la Reed Bull. Obiettivo: conquistare con Leclerc il primo podio stagionale. Sotto esame il degrado delle gomme in gara.
Nella capitale dell’Azerbaigian la Ferrari gioca le sue carte importanti sperando in una svolta. Il circuito cittadino di Baku in passato ha portato fortuna a Leclerc che qui ha stabilito il tempo record di 1’43”009. E’ accaduto il 28 aprile 2019.
Il tracciato è stato ricavato nelle strade della capitale ed è stato studiato in modo da mostrare i migliori scenari di Baku a sfondo della gara. Il tracciato alterna tratti molto veloci a tratti più lenti. Curiosità: il tracciato è quasi interamente sotto il livello del mare. Qui la velocità massima raggiunta è stata effettuata da Bottas con la Williams nel 2016. Registrata la punta di 366,1 km./h.
L’evento sarà trasmesso in diretta su Sky Sport F1, mentre su TV8 verranno trasmesse in differita Qualifiche, Sprint e Gara. Su FormulaPassion.it troverete come sempre la diretta scritta di tutte le sessioni.
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