Formula 1, Verstappen cannibale vince anche il GP d’Olanda, domina gara caotica sotto la pioggia, delusione Ferrari.
Verstappen ha vinto a mani basse anche iil GP d’Olanda davanti ad una marea orange pazza di gioia. E la sua nona vittoria consecutiva quest’anno, la 46esina della carriera. Il Tulipano è nella leggenda. Ha dominato una gara caotica, funestata dalla pioggia che ha imposto anche una interrogazione nel finale.
Ennnesima delusione Ferrari: Sainz giù dal podio, Leclerc ritirato. Verstappen è virtualmente campione del mondo avendo raggiunto i 340 punti. Perez secondo con 201, terzo l’eterno Alonso con 167, Hamilton quarto (156), Sainz quinto (102), Leclerc sesto (99) come Russell. I giochi sono fatti.
Nessuna sorpresa: primo Verstappen, secondo Norris. Dietro di loro Russel e Albon. Terza fila con Alonso e Sainz, quarta con Perez e Piastri. Nono Leclerc e decimo Sesta fila con Stroll e Gasly. Addirittura in settima il Re Nero Hamilton come Hulkenberg.
A seguire : Zhou (15), Ocon (16), Tsunoda (17),Magnussen (18), Bottas (19), Lawson (20). In sintesi: i verdetti del sabato hanno confermato quel che si sapeva. Cioè: il Tulipano in casa è una meravigliosa, la Ferrari è poco guidabile, in preoccupante affanno. In Formula Uno ci sono 10 team: cinque stanno davanti al Cavallino, alle spalle solo quattro: Alpine, Alpha Tauri, Alfa Sauber e Haas; le ultime due hanno un motore uscito da Maranello. A voi le conclusioni.
È sulla costa olandese del Mare del Nord. È una delle piste più iconiche della F1. Sorge a ridosso di una spiaggia di sabbia fine con saliscendi spettacolari. Un tracciato “old school” molto amato dai piloti. Misura 4,259 km, programmati 72 giri per un totale di 306,648 km.
Le curve sono 14; l’ultima è stata trasformata in una parabolica con del banking di 18 gradi che permette alle monoposto di affrontarla a grande velocità; cosa che si è puntualmente verificata, anche con la pioggia. Alonso mattatore.
Primo giro asciutto poi pioggia a volontà’. Nessuno si aspettava un cosi’ forte disagio. Caos iniziale per il cambio gomme. Al giro n.16 Sargeant sbatte contro il muro (ritiro). Safety car. Primi venti giri con entrambe le Red Bull in testa. Torna il sole in pista. A metà’ gara Leclerc sprofonda al 15esimo posto (su 19). Vola Verstappen. Sainz quinto. Alonso tallona le Red Bull. Gasly precede Sainz di 3”.
Al 42esimo giro termina il calvario di Leclerc e si ritira,mentre Sainz sale al quarto posto. Ultimi dieci giri: crescono il vento e la pioggia. Tutti con le gomme intermedie. Visibilità ridotta (eufemismo). Zhou va a sbattere. Bandiera rossa al 64esimo giro. Gara interrotta. Diluvia. Tutti i piloti rientrano ai box; una parte di loro è poco disposta a fare gli ultimi 8 giri. Fa freddo (15 gradi).
Alle 17.14 la corsa riprende e tutti i piloti hanno l’obbligo di montare le gomme intermedie. La Safety Car guida il rientro. Alle 17.19 piloti aprono il gas e le monoposto alzano scie d’acqua come motoscafi. Il pubblico (70.000) canta e balla. LoZandvoort è una discoteca a cielo aperto. Verstappen allunga su l’ottimo Allonso e va a vincere senza difficoltà.
È la sua nona vittoria consecutiva. Come Vettel nel 2013. Secondo Alonso, terzo Gasly. A seguire: Perez (4), Sainz (5), Hamilton (6), Norris (7), Albon (8), Piastri (9), Ocon (10),Stroll (11), Hulkenberg (12). Arrivederci a Monza (3 settembre).
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