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Calciopoli, associazione per delinquere. Franco Sensi lo disse nel 2002

di Emiliano Condò |9 Novembre 2011 18:01

Franco Sensi (LaPresse)

ROMA – ”Siamo primi nella classifica degli ammoniti? Si stanno preparando per le partite con la Juve, l’Inter e il Milan. Queste sono organizzazioni a delinquere. Certamente io non lascerò passare indenne tutto. Ormai conosco bene questa storia, la conosco, la subisco, qualche volta reagisco e mi faccio sentire più pesantemente”.

Era il 2002 ed a parlare era l’allora presidente della Roma Franco Sensi. Parole che, a distanza di quasi 10 anni, con la condanna in primo grado di Luciano Moggi   e di buona parte degli altri imputati per lo scandalo Calciopoli tornano improvvisamente attuali.

Sensi, morto tre anni prima della sentenza dopo una lunga malattia, per quelle dichiarazioni fu deferito dalla Federcalcio e soprattutto attaccato con durezza da buona parte della stampa sportiva.

L’allora direttore della Gazzetta dello Sport, Pietro Calabrese disse: “Sensi ha una certa età e a mio avviso non sa più quello che dice, non solo, ma bisognerebbe che Franco Sensi venisse tenuto a casa dove non può fare danno”. Ancora più duro l’allora editorialista dello stesso giornale, Gianmaria Gazzaniga: “Io ho stima di Sensi eccetera, ma i discorsi che ha fatto sono assolutamente deliranti e sfuggiti per caso alla legge Basaglia.”

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