Alla vigilia di Francia-Italia, scoppia lo scandalo che coinvolge la Nazionale di Spalletti: frasi vergognose contro gli azzurri.
Di nuovo in campo per cancellare il passato. La Nazionale di Luciano Spalletti affronta la Francia nella prima gara della nuova Nations League, appuntamento importante perché il torneo rappresenta anche un’ancora di salvezza con vista Mondiale 2026.
Ma importante per l’Italia sarà dimostrare che il fallimento degli Europei è stato solo il frutto di una serie di coincidenze e che la squadra azzurra può regalare nuove soddisfazioni nei prossimi anni. Anche per questo il commissario tecnico ha subito parlato di nuovo ciclo e ha aperto la porta a diversi giovani tra i 23 convocati.
Un numero ristretto perché Spalletti ha bisogno di fare squadra, lavorare bene sul campo e creare un gruppo che possa poi essere pronto con il vero appuntamento del biennio: la qualificazione alla rassegna iridata che si terrà in Nord America tra un anno e mezzo. Intanto però proprio alla vigilia della prima uscita del ‘nuovo’ corso, la Nazionale fa i conti con un caso razzismo: le frasi rivolte agli azzurri sono vergognose.
Italia, caso Okoli e Udogie: insulti razzisti sui social
Vittime di insulti e frasi vergognose sono proprio due dei giovani scelti da Spalletti per il nuovo corso dell’Italia: Caleb Okoli e Destiny Udogie. I due difensori (il primo gioca nel Leicester, il secondo nel Tottenham) sono stati bersagliati da frasi discriminatorie su Instagram.
L’account ufficiale della Figc ha pubblicato una loro foto insieme, questo è bastato per dare il là all’assalto da parte dei razzisti di turno, odiatori seriali che non hanno altro da fare che insultare sui social. Da “forte questa Nigeria” a “Italia favorita per la coppa d’Africa“, sono soltanto alcuni dei commenti che si sono soffermati in maniera offensiva sul colore della pelle dei due calciatori. Frasi vergognose che hanno suscitato lo sdegno degli stessi fan che hanno provato a zittire questi commenti, purtroppo senza successo.
Un’altra pagina triste per il nostro calcio che non riesce ad allontanare la piaga del razzismo. Un problema che non riguarda soltanto l’Italia. Lo stesso Udogie lo scorso anno ha dovuto fare i conti con insulti razzisti dopo la partita tra Liverpool e Tottenham. Una piaga che non si riesce ad estirpare nonostante le campagne (troppo spesso solo retoriche) che le istituzioni propongono ogni anno.
L’ultima iniziativa è della Fifa che ha promosso un nuovo gesto per richiamare l’attenzione su episodi di razzismo. I calciatori, infatti, potranno incrociare le braccia a formare un X per segnalare all’arbitro di essere stati vittima di razzismo. Toccherà poi al direttore di gara decidere se sospendere temporaneamente il match oppure interrompere definitivamente la partita.