“Mi manda Elkan, voglio vincere subito”. Le prime parole di Fred Vasseur, 54 anni, francese, nuovo capo della Ferrari F1, infiammano i cuori del popolo rosso. L’erede di Binotto, da pochi giorni a Maranello, si è presentato oggi, giovedi 26, ed ha convinto. Ha dato l’idea del mastino che sa tenere la Rossa al guinzaglio. L’idea del manager pragmatico, preparato, tutto passione e consapevolezza. Questa la prima impressione. Ma la luna di miele finirà presto e in casa Ferrari i “ team principal durano come foglie sull’albero d’autunno” (copyright Leo Turrini).
Vasseur queste cose le sa molto bene: ”Questa è la più importante sfida della mia carriera. Conosco le aspettative, so cosa rappresenta la Scuderia. E non ho paura. Ero già stato qui per il ruolo che ricoprivo in Alfa Sauber ma l’ambiente fa sempre impressione. Le risorse ci sono tutte e nelle persone ho trovato entusiasmo, passione, voglia. Io non sono un tecnico, non sono un motorista, non sono un aerodinamico. Sono stato chiamato per mettere tutti nelle condizioni ideali per svolgere il lavoro che ha come obiettivo la vittoria “.
Vasseur ha buone sensazioni della nuova Ferrari che sarà ufficialmente svelata il 14 febbraio. È una Ferrari evoluta. È già pronta per il debutto stagionale in Bahrain il 5 marzo, primo dei 23 gran premi della stagione di Formula 1, la più lunga di sempre. I primi test precampionato si terranno a Sakir (Bahrain, 23-25 febbraio). La monoposto presenta una profonda evoluzione a partire dalla Power-unit che l’anno scorso ha rappresentato il tallone d’Achille della Rossa.
Per ridurre gli errori del box visti nel 2022 Vasseur ha previsto un allenamento specifico per i meccanici addetti al Pit-stop. In F1 si dice che “un buon Pit-stop non ti fa vincere, ma uno sbagliato ti fa perdere”. La Rossa nel 2022 ha pasticciato prevalentemente per problemi di strategia ma anche a causa di qualche svarione al box. Di qui l’obbligo di preparare i meccanici come una squadra di calcio. Cioè conun ventaglio di prove sul campo, fisioterapia, nutrizionisti. La squadra dei meccanici Ferrari si allena già 2 volte al giorno; per il “ Togli e metti” ci vogliono uomini e fisici ben preparati. Sono 40 movimenti che riguardano 8 gomme con cerchi di F1, con 4 pistole Hurricane da imbracciare con la dovuta energia. Una fatica notevole: sparare bulloni grandi come palle di bowling servono spalle robuste e allenate. Provare per credere.
È dal 2007 che la Ferrari non vince un Mondiale piloti. L’ultimo a riuscirci è stato il finlandese Kimi Raikkonen, oggi 46enne; al volante della Rossa ha vinto anche 10 GP. Da allora solo il Mondiale costruttori (2008) e tanto buio. Ora sono tornate le buone sensazioni, legittimate dai 4 GP vinti l’anno scorso (3 Leclerc, 1 Sainz) e, soprattutto, dalle 12 pole (9 Leclerc, 3 Sainz). Lo spirito di gruppo è solido. Ma il verdetto complessivo lo darà la pista. Come sempre.
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