ROMA – “Caro Davide, prendo io la parola a nome di tutti i Viola. Inizio dal significato del tuo nome: significa amato, in ebreo. Ed è questo il tuo nome”. Ha iniziato così Milan Badelj il ricordo di Davide Astori, compagno e capitano nella Fiorentina. “Davide, tu sei semplice, diretto, pragmatico, con il tuo sguardo profondo riesci a entrare dentro le persone. Ci hai indicato la strada parlandoci col cuore. I tuoi i genitori devono sapere che con te non hanno sbagliato nulla. Sei il fratello che tutti vorrebbero”.
“Tu sei il calcio, quello puro dei bambini. Il compito di tutti noi sarà quello di raccontare a Vittoria chi è stato il padre, un uomo con la U maiuscola” ha continuato Badelj. “Non sapevi parlare le lingue, però ti facevi capire da tutti perché parlavi con il cuore – ha continuato il centrocampista viola – E questo è un doni di pochi eletti”.
Poi il centrocampista conclude raccontando un aneddoto: “Al mattino, nella stanza della fisioterapia, eri sempre tu ad accendere la luce. Ecco, tu per noi sei la luce. Grazie Davide”.
Durante la cerimonia funebre ha cantato il coro del Maggio Musicale Fiorentino. All’esterno, con la piazza sempre più gremita, non sono mancati malori con continuo intervento di medici e infermieri.
