Fuori di Senna. Il fiume che attraversa Parigi, promosso campo di gara dei Giochi 2024, è verde di vergogna e di batteri. I test, almeno fino a martedi notte, non lasciavano scampo. Balneabilità impossibile. Cancellati gli allenamenti di domenica e lunedì del triathlon, non le gare (maschile e femminili) del mercoledì mattina. Eppure gli standard richiesti non c’erano. Impietose le analisi: la Senna è ancora inquinata. Lo è dal 1923. Il progetto di bonifica (1,4 miliardi) è finito in cavalleria. Gli ultimi acquazzoni hanno aggravato lo stato di salute del fiume. Poi, oplà, la sorpresa e l’annuncio del sindaco di Parigi Anne Hidargo: ”Abbiamo vinto la scommessa: la Senna non è più inquinata”. Miracolo a Parigi.
Le prime a tuffarsi nel fiume della capitale francese sono state le donne triatlete, segnando così l’inizio ufficiale della competizione nella Senna. Una buona notizia attesa a lungo. Enorme il sollievo per gli atleti, gli organizzatori e le autorità dopo che i problemi di qualità dell’acqua avevano compromesso la preparazione della competizione. L’atteso annuncio è stato messo nero su bianco con un comunicato redatto nella notte dal comitato organizzatore e dall’Ente Internazionale World Triathlon: ”Le parti interessate hanno confermate che il triatlon femminile e quello maschile si svolgeranno come previsto. I risultati delle ultime analisi dell’acqua sono stati ritenuti conformi”.
Per la cronaca alle 8.29 il tuffo delle atlete. Alle 10.12 la vittoria della beniamina di casa Cassandra Beaugrant, 27 anni. L’azzurra Alice Betto, classe 87, ha sfiorato la top 15 firmando il crono a 1h57’56”. La gara si è articolata così: 1,5 km a nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa. La neo-mamma azzurra ha provato, senza fortuna, di migliorare il settimo posto di Tokyo. Alle 10.45 è partito il triatlon maschile non senza mugugni e polemiche. Le prime bracciate nella Senna per gli atleti (56 al via) si sono verificate alle 10.52.
Per la sindaca di Parigi la balneabilità è una ossessione che riaffiora a intervalli regolari dal 2016 nel solco del camaleontico ex sindaco Jacques Chirac (1932-2019). Ricordate? Era il 1990. Chirac, gonfiando il petto come una cornamusa, disse in Tv che di lì a tre anni avrebbe fatto il bagno nella Senna “davanti a testimoni” per dimostrare che la Senna era tornata “un vero fiume”. La Senna è anima e specchio di Parigi, prima ancora che la capitale francese diventasse Ville Lumiere. Il CONI continua ad avere dei dubbi e in una nota ha ribadito le sue perplessità. Ne vedremo delle belle.
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