GENOVA – Inizia nel segno del lutto e del silenzio per le 43 vittime del crollo di ponte Morandi l’esordio del Genoa in campionato contro l’Empoli. Un silenzio assoluto ed emozionante durante il minuto di raccoglimento ma anche per quasi tutta la prima frazione, tanto da udire indistintamente le grida dei giocatori, con la tifoseria rossoblù che ha deciso di non incitare la squadra sino al 43′ proprio per onorare la memoria delle 43 vittime del crollo [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].
Genoa in campo con una maglia speciale, listata a lutto e senza sponsor e giocatori visibilmente emozionati a partire dal capitano Mimmo Criscito che sul ponte Morandi era passato pochi minuti prima del crollo. Proprio Criscito è entrato in campo al fischio d’ìnizio accompagnato dal piccolo Cesare , figlio del portuale e tifosissimo rossoblù Andrea Cerulli, una delle vittime.
Sugli spalti molti striscioni dedicati alla tragedia da quello gigante in Gradinata Nord “Silenzio per te ferita 43 volte al cuore, rialzati superba e torna al tuo splendore” ad uno polemico nei Distinti “Alluvioni, Torre Piloti e Ponte. Basta Funerali”.
Un silenzio “assordante” durato 43′ minuti quello dei tifosi del Genoa a Marassi durante la partita con l’Empoli per onorare le 43 vittime del crollo del ponte, un silenzio al quale si sono uniti anche i tifosi ospiti.
Al 42′ sui maxischermi, mentre il gioco proseguiva, sono stati scanditi i nomi delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi accompagnati da un lunghissimo applauso di tutto lo stadio in piedi e allo scoccare del 43′ la gradinata Nord è esplosa in un unico coro “Genova, Genova”, calcando soprattutto la sillaba “va” come a voler ripartire dopo la tragedia che ha colpito la città. I tifosi in occasione delle due reti si sono limitati ad applaudire.