Giannini: “De Rossi salta Roma-Parma. Totti chiedi a Pallotta un ruolo più importante”

ROMA – Dopo il doloroso addio di Daniele De Rossi alla Roma, Il Messaggero ha deciso di intervistare Giuseppe Giannini, altra bandiera del club giallorosso che ha lasciato la Capitale in maniera burrascosa. Giannini ha parlato dell’addio di Daniele De Rossi e del consiglio che ha dato a Francesco Totti. Secondo Giannini, Totti dovrebbe pretendere un ruolo più incisivo, più importante nel processo decisione del club giallorosso. 

Giannini dice tutto: “De Rossi salta Roma-Parma, Totti fai valere le tue ragioni in società”.

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal “Principe” ai microfoni del Messaggero. «Tante analogie tra l’addio di Daniele De Rossi ed il mio ma è trascorso tanto tempo e alcune persone non ci sono più. Sarebbe indelicato».

«Male. Ho reagito male alla notizia dell’addio di Daniele De Rossi alla Roma. Sono nervoso, amareggiato, deluso. Un altro pezzo di storia che viene scaricato e allontanato. Mi dispiace, meritava ben altro. Uno che fa oltre 600 presenze con la Roma non può essere salutato con mezz’ora di conferenza stampa o un ringraziamento via tweet. Mi auguro solo che non sia un’indicazione del prossimo tecnico. L’unica cosa che mi ha fatto sorridere è quando Daniele ha detto che la sua auto va in automatico a Trigoria. Mi ha rubato una frase di 20 anni fa. Da casa impiegavo 12 minuti e posso raccontarle anche come erano posizionate le buche».

«Cosa consiglio a Daniele De Rossi? Di andarsene al mare con la famiglia il giorno di Roma-Parma. Sarebbe un segnale forte. C’è poi il rischio, come accadde con me, che un giorno di festa si trasformi in una contestazione forte nei confronti del club. Tanto la gente che gli vuole bene, ora che lo sa, andrà in trasferta per salutarlo».

«Cosa ho detto a Totti? Francesco sa come la penso. Tre mesi fa ci siamo incontrati e mi sono permesso di dargli qualche consiglio. Su tutti, quello di andare dal presidente, parlargli e chiedere un ruolo importante. Ognuno poi fa quello che ritiene più opportuno. Se a lui sta bene così…» (fonte Stefano Carina per www.ilmessaggero.it).

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