CREMONA, 31 MAG – Il capitano della Nazionale Gigi Buffon potrebbe avere effettuato scommesse, vietate per ogni tesserato della Federcalcio, per oltre un milione e mezzo di euro, in seguito a dei movimenti bancari riscontrati dalla Guardia di Finanza verso una ricevitoria. L’ipotesi è contenuta in un’informativa della Guardia di Finanza di Torino, datata 13 giugno 2011, ed è allegata ad una lettera che il pm di Torino Cesare Parodi invia alla procura di Cremona dopo che nella prima fase delle indagini dei pm lombardi sul calcio scommesse, era uscito il nome del portiere della Juventus che -precisa l’Ansa- non è indagato dalla procura di Torino.
Nella lettera il pm di Torino chiede a Cremona di inviargli le notizie relative a Buffon ”in quanto questo ufficio ha in corso accertamenti al riguardo, relativi ad ingenti somme di denaro che lo stesso Buffon avrebbe utilizzato per scommesse presentate, avvalendosi di soggetti terzi”.
Repubblica riporta l’informativa della Guardia di Finanza, dove si legge che il conto corrente del calciatore riporterebbe “un’anomala movimentazione caratterizzata dall’emissione nel periodo gennaio 2010 – settembre 2010 di n. 14 assegni bancari, di importi tondi compresi tra 50mila ed euro 200mila per un totale di 1.585.000 euro tutti a favore di Alfieri Massimo (titolare di tabaccheria a Parma, abilitata, tra l’altro, alle scommesse calcistiche)”.
“Lo stesso avvocato (Marco Valerio Corini)- si legge nell’informativa – si è limitato a descrivere il beneficiario degli assegni come persona di assoluta fiducia, spiegando che i trasferimenti di liquidità sono volti a tutelare parte del patrimonio personale di Buffon. L’avvocato ha, inoltre, accennato ad una società fiduciaria ed all’acquisto di immobili a Parma, senza specificare l’esistenza o meno di scritture private o atti di compravendita donazione. L’istituto di credito segnalante ipotizza che le liquidità possano essere oggetto di scommesse vietate”.
I PRECEDENTI Buffon era stato coinvolto in un’inchiesta giudiziaria per scommesse nel 2006: quel fascicolo era stato aperto per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ma, alla fine degli accertamenti, la posizione del portiere era stata archiviata. L’ipotesi dell’esistenza di una vera e propria associazione non trovò una conferma; Buffon, inoltre, affermò – sempre secondo quanto scrive l’Ansa – di avere scommesso su manifestazioni sportive all’estero; in ogni caso, non fu mai possibile ricostruire con esattezza i movimenti del denaro. Il segmento principale di quel procedimento venne trattato dalla procura di Parma.
ALBERTINI “SIAMO STUFI” “Basta, ora siamo stufi. Stiamo parlando di accertamenti, di ipotesi di sospetti. Le stesse notizie specificano che Buffon non e’ indagato”. Lo ha detto sull’aereo della nazionale Demetrio Albertini, a proposito dell’informativa Gdf su Buffon. Il portiere al momento non ha commentato, ma si e’ mostrato sereno. Il charter Alitalia ha portato la Nazionale azzurra a Zurigo dopo un’ora di volo da Firenze e durante il viaggio il portiere della Nazionale si e’ mostrato allegro e sereno, per niente preoccupato. All’uscita dallo scalo aeroportuale, si e’ fermato a firmare autografi a decine di tifosi. ”Vorremmo che della Nazionale si parlasse per quello che fa sul campo – ha detto all’ANSA il capo delegazione della Nazionale Demetrio Albertini – ancora oggi ho dovuto chiarire che la posizione di Bonucci e’ diversa da quella di Criscito”. ”Per Buffon ha parlato il suo avvocato – ha aggiunto -. Si tratta di accertamenti, di ipotesi, di sospetti. Le stesse notizie che abbiamo letto in questi minuti precisano che il nostro portiere non e’ indagato. Siamo stufi”. ”Semmai – ha concluso Albertini – per qualsiasi giocatore ci saranno cose concrete, come Figc vedremo. Ma ripeto, ora si parla di accertamenti”.
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