Giovanni Malagò su Carlo Tavecchio: “Basta ipocriti, chi lo ha votato sapeva…”

Giovanni Malagò su Carlo Tavecchio: "Basta ipocriti, chi lo ha votato sapeva..."
Carlo Tavecchio, presidente Figc (foto Ansa)

ROMA – Giovanni Malagò prova a chiudere il caso Tavecchio: “Il danno d’immagine c’è, ma chi lo ha votato sapeva che sarebbe accaduto”. La sospensione di Carlo Tavecchio (presidente della Figc) da parte dell’Uefa (per le frasi sugli stranieri che mangiano le banane) fa discutere: e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dice che può soltanto “prenderne atto”.

Ogni quesito in più andrebbe rivolto a gran parte delle società di Serie A, B e Lega Pro che, nonostante la gaffe sugli extracomunitari “mangiabanane” pronunciata in campagna elettorale da quello che sarebbe diventato il presidente della Figc, “hanno ritenuto giusto votarlo”.

Si smarca invece dalla querelle il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio: “Io non commento, non possiamo interferire assolutamente”. Anche se qualche parlamentare del suo partito (il Pd), subito dopo il provvedimento della Disciplinare, aveva chiesto al numero uno del calcio italiano di fare un “passo indietro”.

E seppure non si tratti di un’inibizione ma dell’ineleggibilità e del divieto a partecipare alle commissioni Uefa per sei mesi (di cui Tavecchio non fa comunque parte) e al convegno Uefa previsto per il marzo prossimo, soprattutto per chi guarda dall’estero, il “danno” per il calcio italiano resta. “Penso che ci sia un problema di immagine ma questo era un prezzo che nel mondo del calcio tutti sapevano perfettamente”, pungola Malagò, a margine del convegno ‘Investimento nello sport, investimento anticiclico’ a cui ha assistito anche Tavecchio, alla prima uscita (silenziosa) dopo la decisione.

Vogliamo fare gli ipocriti, i falsi? Chi stava nell’ambiente sapeva perfettamente cosa sarebbe successo”, sottolinea il numero uno dello sport italiano. “Ho letto varie dichiarazioni e mi sento di condividere chi dice: ‘tutti sapevano tutto’, e questi ‘tutti’ – chiarisce – sono quelli che sono andati al voto e che, malgrado sapessero che questo sarebbe successo, hanno ritenuto che era giusto votare per Tavecchio. La domanda va girata a queste persone”. Il grande elettore e consigliere federale con delega alle riforme, Claudio Lotito aveva ribadito la sua fedeltà.

Lo fa anche ad Andrea Abodi. “Sono sempre più convinto della scelta”, dice il presidente della Lega di Serie B ai microfoni di ‘Tutti convocati’ su Radio24, spiegando che “spacciare” in giro la decisione Uefa “come una squalifica di Tavecchio è un autogol”. Delrio, anche lui al Foro Italico, si tira completamente fuori: “l’autonomia del mondo dello sport è totale e le federazioni si regolano al loro interno, la Uefa ha fatto le sue considerazioni, io non commento mai le sentenze degli organismi sportivi”.

Malagò, invece, prova quantomeno a guardare avanti: “Questa situazione è la conclusione della vicenda della famosa frase. Ora quello che conta è fare bene le cose e soprattutto fare quelle riforme e proseguire in quel percorso annunciato”. .

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